La modernità e le dipendenze – Convegno regionale Federserd in programma giovedì 2 marzo a Bologna nella Sala Convegni dell’Oratorio San Filippo Neri

Una giornata formativa pensata per fare il punto tra esperti, ma non solo. Un’occasione di confronto per leggere insieme la modernità, nonché l’incertezza e le fragilità che la contraddistinguono. Un modo per riflettere sui servizi dedicati alle dipendenze usufruendo di molteplici lenti di osservazione. Con questo scopo, domani, giovedì 2 marzo a Bologna, avrà luogo presso l’Oratorio San Filippo Neri il Convegno regionale della società scientifica FeDerSerd.

Una giornata ricca di interventi - istituzionali e non solo - che prenderanno in esame punti di forza e di debolezza di un sistema di cura integrato, fondato sulla rete dei servizi, nonché su equipe multiprofessionali e multidisciplinari, che nel corso degli anni hanno osservato e vissuto in prima linea il cambiamento delle dipendenze e dei servizi per la loro cura ed assistenza.

Bologna, città che in passato è stata protagonista di movimenti capaci di dare un forte slancio alla nascita dei Servizi e allo sviluppo di strategie innovative e funzionali alla riduzione del danno e del rischio, torna dunque ad essere agorà per il dialogo su questo importante tema.  

La città vive oggi la necessità di rispondere a nuovi bisogni degli utenti, sviluppatisi con e dentro la modernità. Ecco allora l’importanza di analizzare le nuove dipendenze focalizzandosi sui caratteri e sulle trasformazioni che la modernità̀ porta con sé: trasformazioni sociali, organizzative e dei servizi rivolti ai cittadini, anche alla luce della recente pandemia.

Proprio il covid ha infatti messo in luce l’importanza della medicina territoriale – recentemente ridefinita dal DM 77 - di cui parleranno in apertura del convegno Paolo Bordon, Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna e Marialuisa Grech, Direttrice della UOC SerDP dell’Azienda. A seguire Marco Riglietta, Direttore SC Dipendenze, ASST Papa Giovanni XXIII, approfondirà il cambiamento e l’innovazione nell’ambito delle formulazioni della terapia agonista. Ospite illustre del convegno, aprendo i lavori del pomeriggio, sarà il Cardinale Matteo Zuppi, che contribuirà a farsi portavoce dei cambiamenti sociali vissuti in città, nell’ottica di individuare nuovi strumenti di intercettazione, prevenzione e intervento sul disagio giovanile e non solo.

A conclusione della sessione mattutina e pomeridiana si terranno due tavole rotonde attraverso le quali il dialogo e le riflessioni saranno aperte ai professionisti dei servizi per le dipendenze e agli enti del Terzo settore. Sarà questa l’occasione per dare visibilità a tutte le best practice ed esperienze innovative già avviate nei servizi per le dipendenze e nelle strutture residenziali.

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