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RPT - In merito alle dichiarazioni rese dai Sindacati Confederali e da FSI nel corso della conferenza stampa del 13 giugno 2016, le Aziende sanitarie dell’area metropolitana di Bologna precisano quanto segue

Pubblicato il 14/06/2016

 

In merito alle dichiarazioni rese dai Sindacati Confederali e da FSI nel corso della conferenza stampa del 13 giugno 2016, le Aziende sanitarie dell’area metropolitana di Bologna precisano quanto segue.

Le politiche di assunzione delle Aziende sanitarie bolognesi sono orientate a garantire la massima qualità e sicurezza dei servizi ai cittadini, che non sono mai state messe in discussione. Non ci sono risorse economiche disponibili e non utilizzate, né tanto meno della entità indicata.

Il piano assunzioni dell’Azienda Usl di Bologna, relativo ai primi nove mesi del 2016, è stato presentato ai Sindacati lo scorso 7 aprile e condiviso, successivamente, anche con la Regione. Nella predisposizione del piano l’Azienda ha tenuto conto delle indicazioni regionali che fissano all’80% la percentuale di personale a tempo indeterminato sostituibile.
Nel dettaglio, nel 2015 sono state assunte circa 230 unità di personale del comparto sanitario. Il fabbisogno di personale assistenziale del comparto per il 2016, OSS e infermieri, per effetto delle cessazioni previste al 30 settembre è di 88 unità. L’Azienda ha già provveduto ad una prima trance di 45 assunzioni e sta procedendo per ulteriori 39.
In attesa del completamento delle procedure di assunzione, e per garantire le ferie estive a OSS e infermieri, l’Azienda sta procedendo, inoltre, ad ulteriori assunzioni per 72 unità di personale interinale. Va precisato che l’Azienda Usl di Bologna garantisce al proprio personale un periodo di ferie di 3 settimane continuative, superiore alle 2 previste contrattualmente.
L’Azienda ha drasticamente ridotto nel corso degli ultimi due anni il ricorso al personale interinale, stabilizzando nel 2015 un centinaio di contratti ed utilizzandolo eccezionalmente, come quest’anno, per garantire le ferie al personale o in attesa delle assunzioni a tempo indeterminato.
Il ricorso ai doppi turni ha dimensioni del tutto fisiologiche e si attesta, per i primi 5 mesi del 2016, al 5% del totale complessivo dei turni ed è utilizzato esclusivamente per rispondere ad esigenze di copertura a seguito di assenze improvvise non programmate. Anche il ricorso alle ore di lavoro straordinario registra tra il 2015 e il 2016 un trend in diminuzione, con una riduzione stimata a fine anno superiore al 10%.
Quanto alle Risonanze magnetiche e alle TAC, quelle degli ospedali Bellaria e Maggiore lavorano già a pieno regime, 7 giorni su 7, 12 ore al giorno e assicurano oltre 16 mila RMN all’anno, accogliendo un cittadino ogni tre quarti d’ora, e 113 mila TAC. 
Grazie al potenziamento dell’attività di produzione interna e all’incremento commissionato alle strutture del privato accreditato a tariffe calmierate, con un risparmio di circa 1 milione e 300 mila euro, è stato possibile azzerare i tempi di attesa per RMN e realizzare ulteriori risparmi per 2 milioni e 700 mila euro sulla spesa che si sarebbe dovuta sostenere per la mobilità verso altre Regioni (per esempio il Veneto) di cittadini che avevano bisogno di eseguire una TAC o una RMN.

La copertura del turn over prevista dai Piani dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna è pienamente in linea con le indicazioni fornite dalla Regione, il 25% per il 2015 e l’80% per il 2016.

In particolare, per il 2015 il Piano prevedeva l’ingresso di 139 persone, 114 delle quali effettivamente assunte. Per le restanti 25 si sta procedendo, nelle more della pubblicazione della graduatoria del concorso in atto.
Per il 2016, invece, il Piano prevede l’assunzione di 64 unità, 46 delle quali richieste per il primo semestre (20 infermieri, 22 operatori socio-sanitari e 4 tecnici di radiologia medica).
L’Azienda, a garanzia del mantenimento dei livelli assistenziali, ha provveduto sin dal 2015 alla attivazione di incarichi a tempo determinato e di tipo interinale, in attesa delle assunzioni a tempo indeterminato.

L’Istituto Ortopedico Rizzoli assume le risorse umane necessarie a far fronte alle esigenze previste dalla nuova normativa europea sugli orari di lavoro e secondo fabbisogni dettati dalle sue linee di sviluppo strategiche.
A questo scopo nel 2016, a fronte di 16 cessazioni certe di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, sono previste 13 assunzioni (10 del comparto sanitario, 3 della dirigenza medica, di cui 2 ortopedici e 1 anestesista).
Inoltre, considerando che la media delle cessazioni si attesta annualmente sulle 25/30 unità e che sono in corso riorganizzazioni, nella seconda metà dell’anno si analizzeranno eventuali riflessi sui fabbisogni occupazionali dell’Istituto.
Il Rizzoli sta provvedendo ad una prima tranche di assunzioni a tempo indeterminato, prevede il mantenimento della spesa per i tempi determinati ed è impegnato a fornire prospettive alle figure dei ricercatori che da anni investono il proprio know-how in Istituto.

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