Le misure per fronteggiare il picco di ricoveri nelle Medicine dell’Ospedale Maggiore
In merito alle dichiarazioni della CISL diffuse nella giornata di oggi dalla agenzia DIRE, l’Azienda USL di Bologna precisa quanto segue.
L’Azienda USL di Bologna ha già adottato una serie di provvedimenti per far fronte ai picchi elevati di ricoveri registrati nel corso delle ultime settimane nei reparti di Medicina e Geriatria dell’Ospedale Maggiore di Bologna, attraverso soluzioni organizzative in grado di potenziare la capacità di accoglienza dei reparti garantendo ai cittadini qualità, sicurezza e adeguatezza delle cure. In particolare, sono attivi da tre settimane 14 posti letto straordinari con il relativo personale infermieristico e di supporto alla assistenza infermieristica. Da sabato 23 luglio saranno attivi 18 posti letto straordinari, 14 di area medica e 4 di area chirurgica, attraverso il ripristino di posti letto destinati alla attività libero-professionale, normalmente non utilizzati nel periodo estivo, con una dotazione aggiuntiva di 16 operatori sanitari tra personale medico, infermieristico e operatori socio-sanitari. Non risponde al vero, quindi, che l’Azienda non abbia rispettato l’accordo sottoscritto con i sindacati lo scorso 10 maggio.
Le stanze, temporaneamente utilizzate al massimo della ricettività, sono accreditate per ospitare tre letti mantenendo standard elevati di comfort alberghiero e qualità e sicurezza delle cure.
La situazione è costantemente monitorata dalla direzione sanitaria.
L’Ospedale Maggiore di Bologna dispone di 654 posti letto, distribuiti su 42 unità operative. Vi lavorano circa 2.300 operatori, 420 dei quali medici, 1.000 infermieri, 320 addetti all’assistenza di base, 220 tecnici sanitari che operano insieme per far fronte ai bisogni di cura e assistenza dei bolognesi.
Ogni anno all’Ospedale Maggiore si effettuano circa 30.000 ricoveri ordinari, 5.500 in day hospital, oltre 10.000 interventi chirurgici in regime ordinario, 4.000 in day surgery e 3.000 parti.
vp/sai