Accessi al Pronto Soccorso e ricoveri in calo, chiamate al 118 in crescita. Il bilancio delle prime quattro giornate della ondata di calore in corso
Non si sono verificati incrementi negli accessi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore in seguito alla ondata di calore iniziata l’8 luglio e tuttora in corso, né per la popolazione al di sopra dei 75 anni (-1,8% gli accessi in PS), né per quella al di sopra dei 65 (-8,4%). Lo rende noto il Centro Sorveglianza Ondate di Calore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna, sulla base dei dati aggiornati a tutto l’11 luglio. Situazione analoga anche per quanto riguarda i ricoveri, per i quali nei primi quattro giorni osservati si registra una riduzione del 6% per entrambe le classi di età sorvegliate. In crescita, invece, per le stesse classi di età, le chiamate al 118, con in media 20 chiamate in più al giorno rispetto a quanto atteso e l’incremento più significativo nella giornata di ieri, 11 luglio. Il sistema di emergenza ha assorbito il maggior carico di lavoro grazie al potenziamento dei mezzi di soccorso a disposizione.
Il piano anticalore della Azienda USL di Bologna
Dall’estate 2004 l’Azienda USL di Bologna, in collaborazione con Arpa Emilia Romagna, Protezione Civile, Cup 2000, Comune di Bologna ha attivato il piano anticalore, attivo dal 15 maggio al 15 settembre. Un servizio di sorveglianza sanitaria orientato, in particolare, alla protezione degli anziani fragili, persone di età superiore a 65 anni (ancor più quando l’età è superiore a 75), sole e particolarmente sensibili agli eccessi di temperatura in relazione alle loro condizioni di salute. Il piano, inizialmente attivo solo per Bologna e comuni limitrofi (Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena, Castelmaggiore), interessa attualmente tutto il territorio dell’Azienda USL di Bologna che comprende 50 Comuni, anche se le aree interessate dal fenomeno, oltre a Bologna e comuni limitrofi, sono prevalentemente quelle di pianura (42% dei Comuni).
La segnalazione dell’arrivo dell’ondata di calore, a cura dell’Arpa Emilia Romagna e della Protezione Civile, attiva il Centro Sorveglianza Ondate di Calore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna, che allerta immediatamente i reparti di pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per anziani, i medici e i pediatri di famiglia, gli infermieri dell’assistenza domiciliare.
A disposizione di ogni cittadino, inoltre, il numero verde gratuito 800 562 110, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per informazioni sui rischi per la salute e sui comportamenti da adottare in caso di ondata di calore.
Per gli anziani particolarmente fragili, infine, l’Azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, il progetto di sostegno e-Care, che prevede telefonate con frequenza settimanale, eventuali interventi di assistenza a domicilio, attività di socializzazione presso strutture ricreative.
Come affrontare le ondate di calore
Tra le precauzioni per affrontare le ondate di calore, è bene ricordare di bere molto e spesso anche quando non si ha sete, evitando bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate o fredde. Evitare anche alcol e caffeina, fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea, utilizzare climatizzatori regolando la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a quella esterna. Se si utilizzano ventilatori, infine, evitare di rivolgerli direttamente sul corpo.
Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco) o che vivono da soli, di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, oltre che di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.
fb/sai