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Un uomo di 71 anni defibrillato alla Stazione Centrale di Bologna da due agenti della PolFer

Pubblicato il 12/04/2011

L’intervento di rianimazione con defibrillatore praticato ieri, 11 aprile, da due agenti della Polizia Ferroviaria, ha salvato la vita ad un uomo di 70 anni colto da malore alla Stazione Centrale di Bologna. Si tratta dell’ultimo, in ordine di tempo, di una lunga sequenza di successi frutto del lavoro di addestramento all’uso dei defibrillatori del personale non sanitario sviluppato dalla Azienda USL di Bologna, a partire dal 2001, con il progetto Pronto Blu.

In questi anni i 136 defibrillatori presenti in luoghi con elevato afflusso di pubblico, come centri commerciali, aziende e istituzioni del territorio metropolitano bolognese, hanno già soccorso 10 persone, 6 delle quali salvate dal tempestivo intervento di personale non sanitario adeguatamente formato dal 118. La presenza di soccorritori non sanitari ma in grado di eseguire le corrette manovre di rianimazione e di utilizzare il defibrillatore può dimezzare i tempi di intervento rispetto all’arrivo dell’ambulanza e dei sanitari, e in caso di arresto cardio-circolatorio anche un minuto può fare la differenza. Attualmente sono 1.250 gli operatori formati alle manovre di rianimazione con defibrillatore, 51 dei quali agenti della Polizia di Stato.

Ai 136 defibrillatori presenti sul territorio metropolitano si affiancano quelli della rete mobile sanitaria dell’Azienda USL di Bologna, composta da 48 ambulanze attrezzate con defibrillatore e da 9 automediche presenti 24 ore su 24

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