Vediamoci a Bologna. Sabato 15 marzo, in Piazza Maggiore, test gratuito per la prevenzione del glaucoma
Gli oculisti dell’Ospedale Maggiore e i volontari di AMOA Onlus, Associazione Medici Oculisti per l'Africa, saranno in piazza Maggiore sabato 15 marzo per mettere a disposizione dei cittadini un test gratuito per la prevenzione del glaucoma.
Si potrà eseguire il test, dedicato alle persone con più di 40 anni, presso il gazebo dell'Azienda USL di Bologna e del Comune di Bologna, dalle 9.30 alle 17.30.
A quanti si sottoporranno al test all’interno del gazebo, i professionisti effettueranno la misurazione della pressione oculare e dello spessore della cornea, quindi l'esame della testa del nervo ottico. Il risultato sarà consegnato immediatamente. Se fosse necessario procedere ad ulteriori approfondimenti, sarà garantita gratuitamente una visita di secondo livello presso l'Ospedale Maggiore.
Il glaucoma, che in Italia colpisce il 2% della popolazione over 50, è una patologia del nervo ottico che può causare danni permanenti alla vista. Nel mondo é la seconda causa di cecità, dopo la cataratta.
Oltre un terzo delle persone che ne soffrono convivono con questa malattia senza saperlo. È buona norma, raggiunti i 40 anni e, comunque, all'insorgere della presbiopia, sottoporsi ad una visita oculistica.
In condizioni normali all'interno dell'occhio è presente un liquido che continuamente viene prodotto e riassorbito. Il glaucoma si manifesta in presenza di uno squilibrio tra la produzione e il riassorbimento del liquido oculare, dovuto all'ostruzione delle vie di deflusso del liquido nel sistema venoso. Il riassorbimento ridotto provoca un aumento della pressione all'interno dell’occhio, che è causa di una perdita progressiva della vista che può portare alla cecità.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità il glaucoma colpisce più di 55 milioni di persone nel mondo che, secondo stime attendibili, potrebbero salire a 80 milioni nel 2020.
L’Azienda USL di Bologna garantisce assistenza e cura alle persone con glaucoma attraverso un percorso specifico di presa in carico, gestito dagli oculisti degli Ospedali Maggiore e di San Giovanni in Persiceto, che seguono l’evoluzione della patologia prenotando direttamente gli approfondimenti diagnostici e gli interventi clinici necessari.
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