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La nuova Rianimazione e la nuova Terapia Intensiva dell’Ospedale Maggiore

Pubblicato il 10/05/2013

Le due nuove aree intensive dell’Ospedale Maggiore, la Rianimazione e la Terapia Intensiva, per un totale di 1.595 metri quadrati, sono ospitate al 10° piano dell’edificio D. Un corridoio collega i due reparti dotati, complessivamente, di 21 letti, 10 in Terapia Intensiva e 11 in Rianimazione. Un investimento complessivo di 6.597.000 euro (4.700.000 euro dei quali per le opere strutturali e 1.897.000 euro per tecnologie e arredi).

La struttura speculare dei due nuovi reparti contribuisce a migliorare la collaborazione tra il personale sanitario e rafforza la vocazione dell’Ospedale Maggiore per il trattamento dell’emergenza-urgenza, con particolare riferimento al trauma grave e alla cura della fase acuta della malattia anche nell’immediato post operatorio.

Le degenze sono organizzate come open space, con un ampio spazio fra i letti. Entrambe le aree open di Rianimazione e Terapia Intensiva sono attrezzate con sistemi a doppio pensile per ciascun letto. Un pensile è dedicato alla ventilazione e al monitoraggio del paziente, l’altro accoglie il display dei monitor di tipo modulare che rilevano parametri vitali (come ECG, temperatura corporea, pressione, pressione invasiva, gittata cardiaca) ed altre attrezzature, come le pompe di infusione per i farmaci in somministrazione continua. Questi dispositivi, ai lati del paziente ma sospesi, assicurano un posizionamento flessibile e sicuro delle molteplici apparecchiature tipiche delle aree intensive, e facilitano l’accesso al paziente per le attività in emergenza. Ogni letto, inoltre, è dotato di materasso antidecubito e di respiratori meccanici evoluti, che garantiscono la possibilità di utilizzare molteplici tecniche di assistenza ventilatoria nelle diverse fasi e per le varie tipologie di pazienti.

I sistemi di monitoraggio dei parametri vitali e le singole prescrizioni terapeutiche compaiono nei video touch screen posti alla base di ciascun letto e nella centrale di monitoraggio, collocata al centro del reparto, dalla quale gli operatori sanitari possono, se necessario, modificare le prescrizioni terapeutiche e trasmettere le nuove, telematicamente, al letto del paziente.

Considerata la tipologia di paziente, spesso sedato, non collaborante o con compromissione dello stato di coscienza, per facilitare l’attività assistenziale e consentirne lo spostamento in sicurezza per le attività di nursing e di diagnostica, è stato installato un sistema di sollevamento a binario pensile. Il sistema permette la movimentazione di ogni singolo paziente e fino a tre pazienti in contemporanea per ciascuna delle due aree. In questo modo è possibile ridurre il numero di operatori impiegati nella movimentazione di pazienti così delicati.

Sia in Rianimazione che in Terapia Intensiva, è presente un box per l’isolamento dei pazienti con infezioni particolarmente significative. I due box sono dotati di sistema di condizionamento ed isolamento climatico, che permette di gestire in sicurezza il microclima dell’ambiente, sia per il rischio di contagio che per patologie da immunodepressione.

 

Ogni area è dotata di sistemi per l'analisi di campioni ematici in urgenza, sistemi di defribrillazione ed ecografi per una prima diagnosi non invasiva. Nelle aree comuni, inoltre, sono a disposizione sistemi di lavaggio ad alta disinfezione e sistemi per la conservazione a temperatura controllata di farmaci e sacche di sangue.

La Rianimazione e la Terapia Intensiva sono servite da un sistema di climatizzazione e per il trattamento dell’aria, del tipo cosiddetto a tutt’aria, che garantisce il mantenimento di adeguati parametri microclimatici e la necessaria sterilità.

Le principali novità della nuova Rianimazione e della nuova Terapia Intensiva

Particolare attenzione è stata riservata ai familiari delle persone ricoverate, con un nuovo percorso dedicato. La Rianimazione e la Terapia Intensiva offrono ampie e confortevoli aree per l’attesa, oltre ad una sala colloqui destinata esclusivamente ai momenti di incontro con l’èquipe sanitaria.

Proprio per migliorare la relazione con i familiari e supportare i pazienti durante degenze così critiche, oltre che per alleggerire la fase di attesa, è stato esteso l’orario di visita per parenti e amici, che possono accedere tutti i giorni, dalle 14.30 alle 19.30.

Il completamento dell’informatizzazione del sistema terapeutico e di monitoraggio, nell’ottica della adozione, in futuro, della cartella elettronica, rende sin da ora possibile il diario clinico e la consegna infermieristica completamente informatizzate, con una maggiore sicurezza del controllo del piano terapeutico e la riduzione dei possibili errori da trascrizione.

Un ulteriore elemento innovativo e qualificante è rappresentato dall’inserimento di uno Psicologo che, in collaborazione con l’Unità Operativa di Psicologia Clinica, garantisce supporto al paziente, ai familiari e agli operatori, tanto in modo programmato che in emergenza.

L’attività

La Rianimazione ha effettuato, nel 2012, 597 ricoveri, 284 dei quali relativi a traumi e 113 a postoperatori. La degenza media è stata di circa 7 giorni. L’èquipe è composta da 15 medici anestesisti e rianimatori che ruotano anche nel servizio 118 e di elisoccorso, garantendo così una presa in carico dei pazienti fin dalla prima fase dell’evento acuto.

La Terapia Intensiva ha effettuato, nel 2012, 851 ricoveri, 351 dei quali post-chirurgici. La degenza media è stata di 3 giorni. Sono state effettuate, inoltre, 780 prestazioni di assistenza rianimatoria e consulenze nei reparti (l’80% delle quali nei reparti medici e il 20% in reparti chirurgici). L’èquipe è composta da 9 medici anestesisti rianimatori.

Il pool assistenziale, unico per la Rianimazione e la Terapia Intensiva, è composto da 63 infermieri, 12 operatori socio-sanitari e un unico coordinatore per entrambe le unità operative. Il personale infermieristico svolge la propria attività anche presso Bologna Soccorso (elisoccorso ed ambulanza), oltre a collaborare nella gestione delle emergenze in Pronto Soccorso e nei reparti di degenza.

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