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In merito agli articoli di stampa sull’intervento di soccorso all’aeroporto Marconi di venerdì 20 febbraio, l’Azienda USL di Bologna precisa quanto segue.

Pubblicato il 23/02/2015

Il soccorso in emergenza all’interno dell’Aeroporto è stato tempestivo e qualificato. Il mezzo di soccorso, dotato di tutte le competenze e tecnologie sanitarie necessarie per trattare casi di arresto cardiaco, è giunto sul luogo dell’intervento alle ore 19.29, nove minuti dopo la chiamata alla Centrale Operativa 118 (delle 19,18), e non venti come riportato dalle cronache.

Il 118, come da protocollo, ha attivato le competenze specializzate in gestione delle emergenze ed in tecniche di rianimazione già presenti nella postazione del Primo Soccorso Sanitario dell’aeroporto, che hanno effettuato immediatamente tutte le manovre rianimatorie necessarie per salvare la vita del cittadino colpito da arresto cardiaco. Proprio l’efficacia delle manovre di rianimazione condotte dal personale intervenuto ha fatto sì che all’arrivo dell’auto medica il paziente, poi ricoverato all’Ospedale Maggiore, avesse già recuperato un’attività cardiaca spontanea.

Diversamente da quanto riportato dalle cronache, il personale infermieristico del 118 è in grado di effettuare manovre rianimatorie di base ed avanzate, compresa la   somministrazione di terapia farmacologica (adrenalina) in condizioni di arresto cardiaco. Tutti i protocolli di rianimazione cardiopolmonare, come quelli attuati anche in questa occasione, sono applicati sistematicamente dal personale infermieristico del sistema di emergenza.

L’esito del caso, e la piena applicazione delle procedure previste, dimostrano la scelta appropriata e l’efficacia del modello di intervento adottato. La predisposizione del nuovo modello organizzativo del servizio è stata messa a punto, peraltro, sulla base di una attenta analisi degli interventi di primo soccorso effettuati in Aeroporto negli ultimi tre anni, con particolare attenzione alle cosiddette “patologie tempo-dipendenti” (pazienti critici in pericolo di vita). L’attività di emergenza sanitaria all’interno dell’aeroporto Marconi è quantificabile in circa 160 emergenze per anno, con intervento del medico in 10 casi. Nel biennio 2012-2013, quando il servizio non era ancora affidato all’Azienda USL di Bologna, nonostante la presenza di medici in aeroporto è stato necessario, comunque, ricorrere all'intervento del 118 in 301 casi su 321 complessivi.

Come da convenzione con l’Aeroporto di Bologna, dal 1° gennaio di quest’anno una ambulanza del 118 con due operatori, un infermiere esperto in gestione delle emergenze ed in tecniche di rianimazione ed un autista soccorritore, è presente 24 ore su 24, 7 giorni su 7, festivi compresi, al Marconi, per garantire il primo soccorso in emergenza nell’area aeroportuale e l’attività ambulatoriale.


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