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Anziani, domani potrebbero essere già 300 quelli ospitati in strutture bolognesi, provenienti dalle zone terremotate

Pubblicato il 01/06/2012
Regolare la situazione nelle strutture sanitarie della Azienda

Saranno probabilmente occupati tutti, tra stasera e domani mattina, i 286 posti reperiti sinora dalla CeMPA (Centrale Metropolitana Post Acuzie) per anziani e disabili colpiti dal terremoto, provenienti soprattutto dal modenese, dalle zone di Mirandola, Carpi e Medolla. In particolare, sono circa 240 gli anziani e una ventina i disabili che hanno trovato ospitalità nelle strutture bolognesi.
Grazie alla disponibilità di numerose strutture pubbliche e private della intera provincia, in particolare di Bologna, Casalecchio, San Lazzaro e Porretta, sono già stati accolti 239 anziani che necessitano di diversi livelli di assistenza. Normalmente la CEMPA si occupa del ricovero di anziani e disabili. Subito dopo il sisma, l’Azienda ha provveduto a raddoppiarne l’organico, prevedendo nuove funzioni per la gestione della emergenza  terremoto.
Gli sfollati provenienti da Crevalcore e da Pieve di Cento sono stati ospitati a Villa Ranuzzi e a Parco del Navile, insieme ad altri inviati dai servizi del Comune di Bologna.
I trasferimenti nelle residenze bolognesi hanno richiesto misure organizzative in grado di assicurare risposte adeguate alle necessità assistenziali degli ospiti. Alcuni di essi, infatti, devono sottoporsi a dialisi, altri hanno bisogno di medicazioni periodiche. Per queste ragioni si stanno riorganizzando, tra l’altro, le reti di operatori e volontari che garantiscono i trasporti.
Prosegue regolare l’attività negli ospedali, nelle strutture sanitarie e all’interno dei campi di accoglienza degli sfollati.

mg/sai / 73