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Settimana della celiachia. Le attività di sensibilizzazione, formazione e controllo dell'Azienda USL di Bologna

Pubblicato il 15/05/2024
Personal shopper e attività nelle scuole nella settimana dedicata alla celiachia

Dall’11 al 19 maggio 2024, torna la Settimana della celiachia. Una settimana per mantenere alta l’attenzione su una patologia che in Italia coinvolge almeno 600.000 persone, di cui 400.000 ancora non sanno di esserne affette. 

Per questo l’Azienda USL continua a favorire le iniziative di conoscenza della malattia e di supporto ai pazienti, insieme alle attività istituzionali di formazione, di vigilanza e controllo sugli esercizi e nella ristorazione collettiva.

Anche quest’anno il servizio Igiene Alimenti e Nutrizione del Dipartimento di Sanità Pubblica ha proposto alle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio l’iniziativa dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC) “Tutti a tavola, tutti insieme!” con l’obiettivo di sensibilizzare i bambini e diffondere la conoscenza della celiachia favorendo l’inclusione in ambito scolastico.

Ogni comune partecipante, con la rispettiva azienda di ristorazione, ha definito una giornata nell’ambito della settimana, in cui verrà somministrato a tutti i bambini un pasto con alimenti naturalmente privi di glutine, cogliendo l’occasione per parlarne in classe anche attraverso alcune proposte di gioco.

I comuni che hanno aderito comprendono Anzola dell’Emilia, Argelato, Baricella, Bazzano, Bentivoglio, Bologna, Budrio, Calderara, Casalecchio di Reno, Castel di Casio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Castello di Seravalle, Castenaso, Crevalcore, Granarolo, Malalbergo, Marzabotto, Minerbio, Monghidoro, Monte San Pietro, Monteveglio, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Sant’Agata Bolognese, Sasso Marconi, Savigno, Vergato, Zola Predosa.

Il 17 maggio, invece, dalle 13:30 alle 15:30 è prevista una “spesa guidata”, con il metodo del “personal shopper”, rivolto alle persone con celiachia e loro familiari. L’attività consiste in una visita presso un supermercato, guidata dai dietisti dell’Azienda USL, per un momento di educazione nutrizionale e analisi delle etichette di alcuni prodotti presenti e abitualmente consumati dai partecipanti. Sono disponibili 20 posti con prenotazione all’e-mail nutrizione.preventiva@ausl.bologna.it o al numero 366 4342246 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.

Oltre alle iniziative di sensibilizzazione, l’attività di garanzia degli alimenti per celiaci è sempre in corso, durante tutto l’anno. Nell’ambito della sicurezza alimentare, dal 2012 viene effettuata annualmente la verifica del mantenimento dei requisiti strutturali e gestionali e di applicazione del piano di autocontrollo in circa 300 tra mense scolastiche, ospedaliere e residenze per anziani per quanto riguarda la produzione di pasti senza glutine. Analoga verifica viene effettuata per la produzione artigianale di alimenti privi di glutine e nel settore della ristorazione pubblica per le attività come ristoranti e pizzerie che hanno presentato specifica notifica per la produzione e somministrazione di pasti dedicati ai celiaci.

All’attività di verifica si affianca la formazione degli Operatori del Settore Alimentare che viene erogata in aggiunta alla formazione di base prevista per coloro che producono/manipolano alimenti. Nel 2023 sono stati erogati 47 corsi che hanno portato alla formazione di 1.128 operatori.

I dati sulla celiachia in Emilia-Romagna e in Azienda USL di Bologna 

Dal report “Relazione al Parlamento 2023”, riferito all’anno 2022, si evidenzia come in Emilia-Romagna sono 20.776 celiaci (di cui 5.258 minori) che rappresentano l’8,7% su scala nazionale. Il 70% è di genere femminile e il 30% maschile.

Nel territorio dell’Azienda USL di Bologna sono 4.682 le persone con diagnosi di celiachia (dati al 31.12.2023) di cui 3.252 donne e 1.430 uomini. A fine 2022 erano 4.428 le persone con celiachia diagnosticata di cui 3.088 femmine e 1.340 maschi. Nell’ultimo anno, dunque, le diagnosi sono aumentate di 254 unità e il trend risulta in continua crescita negli ultimi anni.  Per quanto riguarda la distribuzione in base all’età, il 2% comprende bambini fino ai 5 anni, il 5% la fascia 6-9 anni, il 16% la fascia 10-17 anni, il 64% tra i 18 e i 59 anni, e il 13% le persone oltre i 60 anni.

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