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Il Reparto Post Acuti del Bellaria e la ridefinizione della rete metropolitana per la post-acuzie

Pubblicato il 29/11/2012

Non ci sarà alcun disagio per i cittadini, né costi maggiori per l’Azienda. Non esiste alcuna lista di attesa di pazienti per la post acuzie del Bellaria, al contrario di quanto riportato da alcune cronache cittadine, che fa registrare un indice di occupazione dei posti letto dell’88%. Bologna è una delle poche città italiane ad essersi dotata di una rete di letti di post acuzie, coordinata da una centrale operativa unica, che garantisce al paziente la soluzione migliore in relazione ai suoi bisogni e a quelli dei suoi familiari, con oltre 400 posti letto negli ospedali metropolitani pubblici e del privato accreditato, il 25% dei quali oggi non occupati. Una rete in grado, quindi, di garantire ad oltre due terzi dei circa 470 pazienti che ogni anno vengono accolti nel reparto Post Acuti del Bellaria di trovare risposte adeguate e di pari qualità, più vicino al proprio domicilio. Per gli altri pazienti, le cui condizioni richiedono una maggiore complessità assistenziale, il progetto di riconversione del reparto Post Acuti prevede forme di riabilitazione specialistica.
L’esperienza del reparto Post Acuti del Bellaria ha rappresentato una tappa significativa del percorso per la valorizzazione ed assunzione di responsabilità crescenti da parte degli infermieri. Ma dall’avvio di quella esperienza, ormai alcuni anni fa, molte cose sono cambiate. E’ cambiata la professione infermieristica e le responsabilità ad essa affidate, e lo dimostrano le esperienze multiprofessionali, già presenti in Azienda, degli ospedali organizzati per intensità di cura e del case management infermieristico dei pazienti cronici ed oncologici, ed è cambiata anche la riabilitazione nella fase post acuta.
La riabilitazione resta una vocazione del Bellaria, e ne rappresenta, come le neuroscienze e l’oncologia, una delle eccellenze, nel quadro più ampio dei percorsi di presa in carico tra ospedale e territorio. Ma anche la riabilitazione cambia, e per il Bellaria si stanno progettando, con il contributo dei professionisti, forme di riabilitazione specialistica oncologica, neurologica, cardiologica e pneumologica, svolte per pazienti selezionati nei singoli reparti dai riabilitatori attualmente impegnati nel PACOB, in stretta collaborazione con i clinici delle singole discipline, e non più, quindi, secondo il modello generalista, ancorché di grande tradizione, dello stesso PACOB.
Nessuna vanificazione, quindi, dell’esperienza del reparto Post Acuti, né tanto meno una operazione ispirata solo dalla esigenza di più una efficiente gestione delle risorse. Più semplicemente, un progetto che si preoccupa dell’attenzione dovuta per la evoluzione dei bisogni di cura e di assistenza dei cittadini, per i cambiamenti richiesti ai modelli organizzativi, per la sostenibilità del sistema.

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