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In merito alle notizie pubblicate in data odierna da il Resto del Carlino, riguardanti l’esposto che sarebbe stato presentato ieri in Procura dalla Fsi, l’Azienda USL di Bologna precisa quanto segue.

Pubblicato il 03/07/2014

Non c’è stato alcun aumento dei costi per TAC o Risonanze magnetiche nucleari acquisite da strutture private accreditate. Gli accordi con le strutture private, così come con quelle pubbliche, hanno subìto nel 2012 e nel 2013, dati alla mano, un significativo ridimensionamento, tanto per i volumi di prestazioni che per i costi.

La radicale riorganizzazione della specialistica avviata negli ultimi anni, tuttora in corso, insieme alla riduzione della domanda di visite ed esami, ha consentito anche di abbattere i costi consistenti sostenuti dalla Azienda per l’acquisto di prestazioni dai propri operatori attraverso la Simil-Alp, con un risparmio di mezzo milione di euro in due anni, interamente impegnato in investimenti. Ciò può aver intaccato alcune rendite di posizione. Da qui a presentare, strumentalmente, dati e informazioni privi di fondamento come difesa del bene comune, della buona amministrazione e dei cittadini, il passo può essere breve.

L’Azienda è in grado di dimostrare la correttezza del proprio operato, in assoluta trasparenza, nelle sedi competenti. Intanto sta valutando tutte le opzioni per tutelarsi, anche in sede legale.

me/sai / 92