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Adolescenti e sostanze psicoattive

Presentato uno studio dell’Osservatorio epidemiologico sulle dipendenze dell’Azienda USL di Bologna

Presentato oggi, 23 febbraio, nel corso di un incontro sul tema Adolescenti e sostanze psicoattive svoltosi a Bologna, uno studio sui percorsi che possono condurre all’uso di sostanze psicoattive, realizzato dall’Osservatorio epidemiologico sulle dipendenze patologiche dell’Azienda USL di Bologna.

Lo studio parte dal dato, ormai acquisito in letteratura, che le prime esperienze nell’utilizzo di sostanze illegali si verificano attorno agli 11-12 anni di età. La percentuale di ragazzi che utilizzano o hanno utilizzato almeno una volta nella vita sostanze illegali cresce nettamente a partire dai 16 anni, per toccare anche il 40% dei giovani attorno ai 18 anni, e cala successivamente, a partire dai 25 anni. 

La ricerca dell’Osservatorio non è uno studio di prevalenza, quindi non misura il fenomeno, ma si occupa dei fattori di rischio e dei fattori protettivi rispetto all’uso di sostanze psicoattive nella fascia di età compresa tra i 13 e i 16 anni. Particolare attenzione è dedicata alla  descrizione dei significati attribuiti all’uso o al non uso delle stesse sostanze, alla percezione del rischio, alle motivazioni, all’età media del primo uso.
Allo studio hanno partecipato 7 scuole medie superiori e 1 scuola media inferiore di Bologna. Sono stati intervistati 1.300 giovani tra i 13 e 16 anni di età, scelti in modo casuale e non rappresentativi di un campione statistico della popolazione giovanile. Il 16% degli intervistati ha 13 anni, il 46% 14 anni, il 29% 15 anni, il 9% 16 anni. Poco più della metà di essi, il 54%, è rappresentato da ragazze. L’8% dei giovani intervistati dispone di oltre 50 euro al mese, il 19% abita con un solo genitore, nell’82% dei casi entrambi i genitori lavorano.

Sui 1.300 adolescenti oggetto dello studio, 1.210 (93%) non hanno mai fatto uso di sostanze illecite nel corso dell’ultimo anno, 403 (31%) hanno fumato sigarette almeno una volta, 332 (26%) hanno bevuto alcolici e 90 (7%), hanno utilizzato almeno una volta una sostanza illecita (per 85 di essi cannabis).

Confrontando questi dati con quelli dell’indagine Espad 2007, riguardante il consumo di sigarette, alcol e sostanze tra i giovani di età tra 15 e 16 anni, e condotta su 35 mila studenti italiani, la percentuale di adolescenti bolognesi che usa tabacco, 37,9%, è all’incirca sovrapponibile a quella dei coetanei di tutta Italia, 37%. Più basse, invece, le percentuali di ragazzi bolognesi che fanno uso di alcol (20,9% contro 27%), di cannabis (11,3% contro 19%) e di altre sostanze illecite (1,4% contro 9%). 

Tra le motivazioni principali che hanno spinto i 403 adolescenti bolognesi ad accendere almeno una sigaretta, la curiosità, il piacere e l’emulazione. I 332 adolescenti che hanno bevuto alcolici hanno dichiarato di averlo fatto per divertimento, desiderio di socializzare e curiosità, mentre tra i 90 ragazzi che hanno provato sostanze illegali prevalgono curiosità, desiderio di socializzare e il piacere derivante dall’uso della sostanza.

Sul fronte della percezione del rischio, circa un terzo dei ragazzi intervistati è convinto che l’uso di sostanze illecite provochi danni neurologici, altrettanti pensano che causi danni fisici, il 19% disturbi psichici, ma i danni più temuti sono rappresentati in assoluto dalla dipendenza fisica e dalla morte. In generale, le sostanze illegali più presenti sui media come cocaina, eroina, crack ed exstasy sono percepite come molto pericolose. Le sostanze legali, invece, sono considerate pressoché innocue, soprattutto il tabacco.
 
Per quanto riguarda l’età di primo uso di sostanze, lecite e illecite, gli intervistati hanno dichiarato di aver bevuto alcol per la prima volta a 13 anni, di aver acceso la prima sigaretta attorno ai 13 anni e mezzo e di aver fumato cannabis a 14. Chi ha usato sostanze illegali, ha iniziato prima a fumare tabacco. Infine, per 184 adolescenti, pari al 14% degli intervistati, si è verificato nel corso dell’ultimo anno almeno un episodio di alterazione alcolica.

La maggiore disponibilità di denaro sembra giocare un ruolo nel consumo di sostanze. Gli intervistati che dispongono di più di 50 euro al mese hanno il 67% di probabilità di usare sostanze, percentuale che si abbassa di oltre la metà, scendendo al 32%, per chi può contare su una cifra mensile inferiore a 11 euro.



fb/sai