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All’Ospedale di Budrio si legge ad alta voce. Appuntamento il 15 marzo

Pubblicato il 11/03/2011

Cosa hanno in comune autori come Benni, Calvino, Rodari, Hector Abad Faciolince? Tutti hanno scritto testi legati al cibo, argomento che costituirà il filo rosso della lettura ad alta voce in programma all’Ospedale di Budrio, mercoledì 15 marzo alle 16.30.

 

A dare vita ai testi, tratti da Bar Sport di Stefano Benni, Marcovaldo di Italo Calvino, Favole al telefono di Gianni Rodari, Trattato di culinaria per donne tristi di Hector Abad Faciolince, saranno le voci dei partecipanti al corso di lettura ad alta voce diretto da Margaret Collina, organizzato dal circolo Ravone dell’Azienda USL di Bologna.

 

Si tratta del terzo appuntamento della rassegna di letture ad alta voce, organizzata dal Circolo Aziendale Ravone e dal Circolo di Lettura Gli Amici di SOFIA in collaborazione con l’Azienda USL di Bologna, proposta in tutti gli ospedali dell’Azienda. Nei mesi scorsi, infatti si è letto ad alta voce all’Ospedale Bellaria, il 3 settembre 2010, e all’Ospedale di Bentivoglio, il 25 novembre 2010. Nei prossimi mesi sarà la volta dei restanti 6 ospedali dell’Azienda USL di Bologna.

 

Il circolo Gli Amici di SOFIA (Scoprire Orizzonti Fantastici Insieme agli Altri) è nato lo scorso anno per iniziativa di un gruppo di operatori dell’Azienda USL di Bologna che condividono la passione per la lettura, intesa soprattutto come crescita, conoscenza di se stessi e capacità di vivere bene con gli altri. Insieme al Circolo Aziendale Ravone, Gli Amici di SOFIA, gestiscono la biblioteca dell’Ospedale Maggiore, situata al 10° piano, stanza n°3, aperta il lunedì e il venerdì dalle 15 alle 18, e il mercoledì dalle 12.30 alle 18, con circa  2000 volumi a disposizione degli ospiti, dei visitatori e degli operatori.

 

Il circolo Ravone ha già organizzato, sempre presso l’Ospedale Maggiore, diversi incontri con scrittori contemporanei, come Antonio Castronuovo, Jean Pascal Marcacci, Alba Piolanti, Maria Beatrice Masella, Alessandro Bruni, Guido Cornia, Maria Lampa, Daniele Callini.

 

 

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