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Firmata la nuova convenzione tra Azienda Usl di Bologna e Fondazione ANT Italia Onlus

Pubblicato il 29/07/2011
La nuova convezione firmata da Francesco Ripa di Meana e Raffaella Pannuti ha un valore economico complessivo di 735.000 euro

Integrazione complessiva delle cure domiciliari fornite dall’Azienda Usl di Bologna e dalla Fondazione ANT Italia Onlus, centralità del paziente e della sua famiglia, cui viene garantita la totale libertà di scelta, insieme al suo medico di famiglia, della tipologia di assistenza, coinvolgimento diretto di ANT nei Nuclei di Cure Primarie dell’Azienda.
Sono i principali contenuti innovativi della convenzione tra Azienda Usl di Bologna e Fondazione ANT Italia Onlus, per l’assistenza domiciliare ai malati oncologici nella fase finale della malattia.

La nuova convezione firmata da Francesco Ripa di Meana, direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna, e Raffaella Pannuti, Presidente di ANT, di durata biennale e per un valore economico complessivo di 735.000 euro all’anno prevede un aumento dei pazienti seguiti da ANT – 1.000 all’anno – e l’attivazione in via sperimentale di consulenze oncologiche palliativistiche ANT a favore di pazienti in assistenza domiciliare integrata dell’Azienda Usl di Bologna – 200 all’anno, di cui la metà nell’ambito del Distretto di Bologna e metà nel Distretto di Porretta Terme. Anche per questi ultimi, così come per tutti i pazienti assistiti da ANT, la Fondazione assicura un servizio di pronta disponibilità telefonica e gli eventuali interventi d’urgenza, tutti giorni dell’anno, 24 ore su 24.

“Siamo particolarmente lieti di questa nuova convenzione” ha dichiarato Francesco Ripa di Meana “che rinnova e rafforza un percorso condiviso con ANT, la cui storia e la cui esperienza testimoniano una grande attenzione e competenza nei confronti dei malati e delle loro famiglie. La maggiore integrazione dei servizi di assistenza domiciliare ANT nel quadro delle Cure Primarie garantite dall’Azienda Usl di Bologna, consentirà un reciproco scambio di conoscenze, a tutto vantaggio della qualità delle cure offerte ai cittadini”.

Soddisfazione è stata espressa anche da Raffaella Pannuti, Presidente della Fondazione ANT Italia Onlus, per la quale la nuova convenzione “contiene nuovi e importanti elementi di garanzia a favore dei cittadini, la cui centralità nelle scelte assistenziali è qui garantita da una reale integrazione dell’offerta complessiva di cure domiciliari. Rinsaldiamo oggi una collaborazione già collaudata, con l’intento di offrire ai cittadini gli aspetti migliori delle nostre realtà assistenziali”.

A segnalare e successivamente coordinare l’assistenza domiciliare oncologica è il medico di famiglia, che sulla base di una valutazione clinica illustra al paziente e alla sua famiglia le tipologie assistenziali tra le quali scegliere quella più appropriata. Se la scelta del paziente ricade sull’assistenza offerta da ANT, il medico di famiglia ne richiede l’attivazione al Dipartimento di Cure Primarie dell’Azienda Usl di Bologna. Il medico ANT concorda quindi con il medico di famiglia e l’equipé assistenziale un piano di assistenza personalizzato, all’interno del quale ha la possibilità di richiedere direttamente, a cura dell’Azienda Usl di Bologna, farmaci, ossigeno, protesi, alimenti artificiali, emoderivati, accertamenti di laboratorio, consulenze specialistiche, trasporti in ambulanza.
La nuova convenzione pone grande attenzione all’appropriatezza del ricorso ai farmaci, sia da parte dei medici di famiglia che dei medici ANT. In particolare, ANT si impegna a contenere la spesa dei farmaci non erogati direttamente dall’Azienda, di un terzo rispetto a quella sostenuta nel 2010.

Azienda Usl di Bologna e Fondazione ANT Italia Onlus monitoreranno periodicamente l’andamento della applicazione della nuova convenzione.

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