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L'area monumentale Roncati restituita a Bologna

Pubblicato il 17/12/2011

Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale dell'Azienda USL di Bologna ha simbolicamente restituito oggi, 17 dicembre, a Virginio Merola, Sindaco di Bologna, il complesso monumentale dell'Area Roncati, completamente ristrutturato e rinnovato. il taglio del nastro della nuova Area Roncati, è avvenuto a 15 anni dalla chiusura degli ultimi reparti del manicomio, a seguito del completamento dei lavori di ristrutturazione degli edifici.

Per i bolognesi è sempre stato "il 90", e Sant'Isaia la Via dell'Ospedale Psichiatrico, da quando dal nel 1869, dopo anni di polemiche e tensioni, i "pazzi" furono trasferiti per iniziativa di Francesco roncati dal Sant'Orsola a Via Sant'Isaia. Da allora, e per quasi 130 anni, il Roncati è stato associato dai bolognesi ai personaggi coloriti ed eccentrici che vi passeggiavano e ad una idea di psichiatria e di malattia mentale intese come isolamento ed esclusione.

L'Area Roncati ospita oggi il Distretto di Bologna con il CUP e l'Ufficio Relazioni con il Pubblico, e una serie di Dipartimenti dell'Azienda USL di Bologna, il Dipartimento di Salute Mentale, di Neuroscienze, delle Cure Primarie, Farmaceutico, e Tecnico Patrimoniale. Di particolare rilievo i servizi per l'infanzia e l'adolescenza e quelli per le disabilità, tra i quali trovano posto il Centro Regionale Ausili e il Giardino Accessibile, uno spazio verde completamente utilizzabile dalle persone con disabilità neuromotoria e cognitiva.

Hanno sede nell'area, inoltre, il centro di medicina riabilitativa per l'infanzia, un poliambulatorio, un consultorio, una pediatria di comunità, una sede del servizio di continuità assistenziale, servizi della promozione della salute degli adolescenti e per la prevenzione dell'AIDS. Accanto ad essi anche le sedi dell'ASP Giovanni XXIII e dell'Istituzione Minguzzi.

Nel complesso, un insieme di servizi ed attività rivolti al pubblico, che vede circa 500 operatori impegnati al servizio dei 200.000 cittadini che utilizzano ogni anno le strutture dell'Area Monumentale Roncati.

La restituzione di questo luogo storico alla città è un'occasione per sottolinearne il suo ruolo per la promozione della salute,della socialità, della cultura, e non più di contenzione e isolamento, come è stato per alcuni decenni. Rappresenta anche una opportunità per rilanciare alla città una riflessione pubblica sui servizi di salute mentale e sulla necessità di continuare a costruire una psichiatria che restituisca alla comunità competenze e persone attive.

La realizzazione della nuova Area Roncati è il frutto di un lavoro di poco meno di quattro anni (3 anni e 8 mesi), durante i quali non sono mai state interrotte le molteplici attività dei servizi presenti al suo interno. L'investimento complessivo è stato di 8.385.230 di euro, 2.803.122 dei quali di fondi aziendali.

All'evento hanno partecipato anche Giuliano Barigazzi, Assessore alla Sanità, Servizi Sociali e Associazionismo della Provincia di Bologna, Luca Rizzo Nervo, Assessore alla Sanità del Comune di Bologna, Angelo Fioritti, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell'Azienda USl di Bologna, Franca Pietri e Danilo Rasia rispettivamente Presidente del Comitato Consultivo Misto e del Comitato Utenti, Familiari, Operatori della Salute Mentale dell'Azienda USL di Bologna.

L'evento odierno è inserito all'interno di Restituzioni, rassegna avviata lo scorso 22 ottobre, che metterà in fila, sino al prossimo 8 gennaio 2012, un ricco programma di eventi culturali, con mostre fotografiche, convegni, feste, incontri con le scuole, spettacoli teatrali, tornei sportivi, tavole rotonde.

La nuova Area Roncati 

Dopo il restauro, i diversi nuclei funzionali degli edifici che compongono l'attuale Poliambulatorio Saragozza, sono stati riorganizzati secondo un nuovo sistema di collegamenti orizzontali e verticali, che garantiscono accessi più ordinati. In particolare, sono stati inseriti 5 nuovi blocchi di scale di servizio e di sicurezza in aggiunta a quelle storiche e monumentali, e 3 nuovi ascensori. In tutti i piani sono state introdotte aree di filtrazione dei fumi e spazi sicuri in caso di incendio. E' stata realizzata ex novo, inoltre, l'impiantistica di allarme e prevenzione degli incendi e collegate tra loro le sale monumentali con un sistema di videoconferenza che ne permette l'uso in contemporanea.

Le aree interne oggetto di intervento assommano, complessivamente, a 10.400 metri quadrati, 2.350 dei quali riaperti per la prima volta dopo la chiusura del manicomio.

Il recupero della facciata principale è stato impreziosito dallo storico orologio a pendolo del 1868. Tutte le facciate, interne ed esterne, sono state ripristinate con una attenta analisi delle tinte in relazione agli intonaci e alle superfici, con la supervisione della Soprintendenza ai Beni Storici e Ambientali.

Anche l'esterno è stato riportato a nuova vita, con interventi che hanno riguardato una superficie complessiva di 3.400 metri quadrati. Tra i lavori di maggior rilievo, il ripristino del cortile principale su Via Sant'Isaia 90, la realizzazione di nuove pavimentazioni, una nuova rete di illuminazione dei piazzali, estese aree di verde ornamentale. Sono state ripristinate, inoltre, tutte le corti interne, e in particolare quelle del chiostro principale, con al centro il pozzo.

 

 

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