Sicurezza in ambienti di vita
Il contesto in cui opera è quello delle comunità attive, attraverso il coinvolgimento delle realtà territoriali e di tutti gli attori presenti (Enti locali, istituzioni, associazioni di categoria, privato sociale, ecc).
Nell’ambito degli incidenti domestici spesso riteniamo che la casa sia il luogo più sicuro, questo porta alla sottovalutazione dei reali rischi presenti. La ripetitività delle azioni quotidiane possono portare a una sensazione di falsa sicurezza o diminuzione dell’attenzione rispetto ai pericoli dovuti a caratteristiche della casa e in particolare agli impianti esistenti.
Una grande percentuale di incidenti domestici può essere evitata attraverso alcune modifiche nell’organizzazione della casa, con semplici accorgimenti e una maggior attenzione da parte dei genitori in caso di incidenti ai più piccoli.
Per i più anziani un’attenzione particolare deve essere posta alla prevenzione delle cadute, per la quale è necessario agire su diversi fattori, tra cui l’ambiente domestico e spazi pubblici sicuri, programmi di attività fisica, ma anche il corretto uso dei farmaci.
Casa salvi tutti è il messaggio della campagna di prevenzione degli incidenti domestici della Regione Emilia-Romagna rivolta a bambini e a persone anziane. Opuscoli, locandine e brevi filmati illustrano come ridurre i rischi attraverso semplici precauzioni. Scopri di più
Nell’ambito della sicurezza stradale, i comportamenti non corretti alla guida dell’auto e il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza, come cinture e seggiolini per bambini, sono responsabili di gran parte degli incidenti.
Alcuni dati. La situazione in Emilia-Romagna
Incidenti domestici
In Emilia-Romagna si stima che ogni anno circa il 3% della popolazione sia vittima di un incidente domestico con accesso al Pronto Soccorso o alle cure di un sanitario. La prevalenza di infortuni è maggiore tra le classi di età più giovani e tra persone con maggiori difficoltà economiche, analogamente a quanto registrato a livello nazionale.
Dall’indagini condotte nell’ambito del sistema di sorveglianza PASSI, nel territorio dell’Azienda USL di Bologna la percezione del rischio di avere un infortunio domestico risulta ancora bassa: solo il 6% dichiara di considerare questo rischio alto o molto alto.
Sicurezza stradale
11.693 incidenti, 15.093 feriti, 227 morti. È il bilancio degli incidenti stradali con danni alle persone in Emilia-Romagna nel 2020. Rispetto al 2019 si registra un calo delle vittime pari a oltre il 35%, corrispondente a 125 in numero assoluto. A livello nazionale si registra un calo più ridotto pari a circa il 25%. Anche il numero dei feriti è in calo rispetto al 2019, con circa un 32 % in meno, come pure il numero di incidenti, calato di circa il 30%. Questi risultati risultano influenzati dal periodo pandemico.
A livello locale, nell’Azienda USL di Bologna nel 2021 si osserva un aumento rispetto al 2020, quando, verosimilmente a causa della ridotta mobilità del periodo di lockdown, gli incidenti erano diminuiti del 31,7%. Si riscontra comunque una loro riduzione complessiva (-11,1%) rispetto al 2010, accompagnata da un decremento dei feriti e dei morti ad essi associati. Nel 2021 ci sono stati 3.305 incidenti pari a 3,7 x 1.000.
Le aree di lavoro
Il programma presenta tre aree di lavoro:
• Advocacy. Coordinamento e messa in rete di tutti gli attori coinvolti attraverso attività di sostegno tra enti territoriali al fine di promuovere politiche per la sicurezza della popolazione generale, in particolare delle fasce più deboli (bambini e anziani).
• Promozione di comportamenti sicuri. Realizzazione di interventi educativi in ambito scolastico, attraverso la formazione di Ambasciatori di salute, e nella comunità (centri sociali, farmacie, scuole guida, ecc.), oltre a iniziative di formazione degli operatori socio sanitari e alle associazioni di categoria.
• Comunicazione. Partecipazione a campagne di sensibilizzazione della popolazione con i contenuti del programma, come ad esempio nella campagna aziendale Datti una mossa!.
Azioni trasversali
Intersettorialità
Sviluppo dei processi intersettoriali tra il settore salute e altri stakeholder (Ufficio Scolastico Regionale, Direzioni Regionali, Università, ANCI, Enti locali/Città Metropolitane/ Province, INAIL, Associazioni di categoria e gruppi di interesse, Privato sociale, Forze dell’ordine, Prefettura, Motorizzazione civile) per promuovere la cultura della sicurezza.
Il lavoro sui bambini è facilitato dai percorsi di collaborazione strutturati da tempo con le Istituzioni scolastiche, le scuole di infanzia e i servizi educativi 0-3, in una forte partnership con il PP01 Scuole che promuovono salute.
Formazione
Sviluppo delle conoscenze e competenze degli operatori, in particolare a quelli dedicati all’età pediatrica e anziana, coinvolti nei diversi ambiti.
Comunicazione
Sviluppo di conoscenze sulla percezione del rischio nella popolazione generale, con particolare riferimento alle fasce più a rischio.
Equità
Orientamento degli interventi a criteri di equità in termini di disuguaglianze nelle azioni programmate.