Plastica monuouso. Le ultime novità sulla Direttiva SUP (Single Use Plastic)
In seguito al nostro precedente articolo ci sono degli aggiornamenti, vediamo insieme i nuovi sviluppi
Per prima cosa riassumiamo brevemente i contenuti della direttiva Sup del Parlamento europeo che stabilisce che entro il 2021 dovranno essere vietate le posate di plastica monouso, i piatti e le cannucce di plastica, i cotton fioc, i cucchiaini da caffè, le aste dei palloncini, le plastiche ossi-degradabili e i contenitori per alimenti in polistirolo espanso. La normativa prevede poi che entro il 2025 le bottiglie di plastica debbano contenere almeno il 25% di contenuto riciclato, per passare al 30% entro il 2030. Inoltre, entro il 2029 gli Stati membri dovranno raccogliere attraverso la raccolta differenziata il 90% delle bottiglie di plastica.
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In Italia, il 14 gennaio 2022 è entrato in vigore il Decreto legislativo n.196 del 8 novembre 2021 di recepimento della direttiva Sup: non si potranno più immettere sul mercato molti oggetti in plastica monouso come piatti, posate, cannucce, agitatori per bevande, aste per palloncini, bastoncini cotonati e alcuni contenitori in polistirolo. Rimane però la possibilità di esaurire le scorte da parte delle aziende. Per quanto riguarda le bottiglie di plastica dovranno contenere almeno il 25% di PET riciclato entro il 2025 e almeno il 30% a partire dal 2030. Inoltre, in Italia, così come negli altri paesi UE, si dovrà raccogliere il 90% di quanto immesso al consumo entro il 2029, con una tappa intermedia del 77% entro il 2025.
Dall'ambito di applicazione della direttiva, per il nostro paese, sono comunque esclusi i prodotti con plastica biodegradabile al 100% oppure quei prodotti biodegradabili e compostabili, composti da materia prima rinnovabile uguale o superiore al 40% (la percentuale salirà al 60% a partire dal primo gennaio 2024). L'immissione sul mercato o la messa a disposizione di prodotti in violazione di quanto disposto è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 euro a 25.000 euro. Infine il provvedimento introduce uno specifico sistema di etichettatura al fine di informare i consumatori sulle modalità di gestione di alcuni rifiuti in plastica.