Come ridurre l'uso di plastica?
Alcuni consigli utili per avere comportamenti più sostenibili nella vita quotidiana
Ognuno di noi può fare la sua parte per ridurre l’uso della plastica. Proviamo a considerare la riduzione della plastica come una sorta di filtro attraverso il quale far passare le nostre decisioni di cosa e come consumare. Per esempio:
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Evitiamo di comprare e usare oggetti che poi buttiamo, come le cannucce, le buste della spesa, le posate di plastica;
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Esistono alternative naturali per conservare il cibo in frigorifero (un panno di cotone imbevuto di cera d’api è perfetto per verdura e frutta), e per il balcone, i vasi in plastica si possono sostituire con i vasi fatti con la lolla, l’involucro del chicco di riso;
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Gli imballaggi di plastica vengono usati quotidianamente in vari settori. Se scopriamo un negozio alla spina che ci garantisce buoni prezzi, buona qualità dei prodotti e risparmio reale facciamolo diventare un punto stabile dei nostri acquisti;
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Utilizziamo i pannolini lavabili o l’acqua minerale in bottiglia di vetro, e meglio ancora, l’acqua del sindaco.
Vi sono iniziative utili a segnalare la plastica in mare come l’iniziativa di Greenpeace https://attivati.greenpeace.it/petizioni/plasticradar/. Una volta trovato un rifiuto in plastica basta segnalarlo al numero di Greenpeace inviando una foto tramite WhatsApp in cui sia ben riconoscibile il tipo di rifiuto, insieme alle coordinate geografiche del luogo dove è stato individuato. Lo scopo è tracciare una mappa dell’inquinamento e programmare interventi salva-ambiente.
La tendenza del consumatore, infatti, è quella di utilizzare prodotti usa e getta al posto di prodotti riutilizzabili, ritenendoli più sicuri. Tuttavia, se si rispettano le basilari regole di igiene, anche i sistemi basati su prodotti sfusi sono assolutamente sicuri.