31 maggio 2022. Giornata mondiale senza tabacco per proteggere l’ambiente
In occasione della Giornata mondiale, i programmi Promozione della salute e Ambiente e salute del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna, svolgeranno un intervento congiunto di sensibilizzazione sul tema in alcune scuole dell’Appennino bolognese.
Quest’anno l’Oms ha scelto l’ambiente come tema principale della campagna globale 2022 per la Giornata mondiale senza tabacco. Il tabacco: una minaccia per il nostro ambiente è il titolo della giornata che ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico sull'impatto ambientale del tabacco in tutte le sue fasi, dalla coltivazione alla produzione, dalla distribuzione alla produzione di rifiuti.
In occasione della Giornata mondiale, i programmi Promozione della salute e Ambiente e salute del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna, svolgeranno un intervento congiunto di sensibilizzazione sul tema in alcune scuole dell’Appennino bolognese.
I mozziconi di sigaretta vengono gettati a terra, buttati fuori dai finestrini delle auto e abbandonati sulle spiagge con leggerezza, tanto che rappresentano, sia nelle aree urbane che sulle spiagge, uno dei rifiuti più diffusi, che può avere gravi conseguenze sulla salute dell’ambiente, ma anche un considerevole impatto negativo sulla salute pubblica e sull’economia.
Secondo un rapporto di Ocean Conservancy, nel 2015, in un solo giorno, sono stati raccolti 5 milioni di mozziconi sulle spiagge di oltre 100 paesi. Per l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente) rappresentano ben il 40% dei rifiuti complessivi nel Mediterraneo davanti a bottiglie, sacchetti di plastica e lattine di alluminio.
I filtri delle sigarette sono fatti di un materiale plastico chiamato acetato di cellulosa, il quale, disperso nell’ambiente, può impiegare più di un decennio a decomporsi.
Inoltre, buttando i mozziconi non si disperde soltanto plastica nell’ambiente, ma anche nicotina, metalli pesanti e altre sostanze chimiche, che contribuiscono ad inquinare l’ambiente circostante.
Infatti, oltre ai filtri in plastica, le sigarette, comprese quelle elettroniche, contengono altre sostanze altamente inquinanti, come arsenico, piombo e formaldeide. Senza parlare dei cartoni e dei pacchetti di sigarette che nel mondo producono 2.000.000 di tonnellate di rifiuti (carta, inchiostro, cellophane, colla e alluminio).
Se consideriamo la prima fase di produzione del tabacco, ogni anno vengono distrutti circa 3,5 milioni di ettari di terreno per la coltivazione del tabacco contribuendo così alla deforestazione, alla perdita della biodiversità e all’erosione del suolo. La coltivazione del tabacco avviene per la maggior parte in Paesi a basso e medio reddito con Cina, Brasile e India come principali produttori. Si stima che ogni 300 sigarette (15 pacchetti) si consuma un albero per il processo di essicazione delle foglie di tabacco e il legname è necessario anche per la produzione di cartine, pacchetti e imballaggi.
Un passo mirato a ridurre il fenomeno è rappresentato dalla Direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, recepita nel nostro Paese dalla Legge n. 53 del 22 aprile 2021. Con la direttiva, meglio conosciuta come Direttiva SUP (Single Use Plastics) vengono messi al bando, oltre a materiali come bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, contenitori per alimenti polistirene espanso anche i filtri di sigarette contenenti plastica.
In relazione alla enorme quantità di mozziconi che vengono immessi nell’ambiente negli anni sono stati intrapresi diversi progetti per cercare di riciclarli.
Alcuni esempi di riciclo in Italia e nel mondo
- A Rovereto la start up Re-Cig ha brevettato un sistema per trasformare i mozziconi di sigaretta in un materiale vergine da utilizzare per produrre nuovi oggetti.
- Un artista modenese, Matteo Zini, ha avviato il progetto “SCARTO” che consiste nel riciclo di mozziconi e altri rifiuti da trasformare in vere e proprie opere d'arte.
- A Oldenburg, città di circa 170mila abitanti in Bassa Sassonia, per arginare la cattiva abitudine di gettare e abbandonare i filtri sui marciapiedi, stanno sperimentando i tombini-posacenere. Sono chiamati Asbaktegel (letteralmente piastrella posacenere), sono incassati nell’asfalto e coperti da una griglia in modo da raccogliere cenere e mozziconi buttati a terra mentre si fuma o spegnendo la sigaretta.
- In Cile, la stilista Alexandra Guerrero realizza capi di moda dalla trasformazione di mozziconi di sigaretta in filato con lana di pecora. I mozziconi sono stati prima purificati mediante l’autoclave e lavati con un solvente polare e poi nuovamente trattati con autoclave. Il refluo è stato donato per testare insetticidi biologici mentre i mozziconi in percentuale tra il 10- 20% sono stati filati con lana di pecora per realizzare maglie, poncho, abiti e cappelli.
- In Brasile, a San Paolo, con il progetto “Bitucas+Surf”, i titolari di “Lar Mar”, il locale di ritrovo per gli appassionati di surf, vogliono creare tavole da surf con i mozziconi di sigaretta riciclati per poi destinarle ai bambini bisognosi. Il progetto è ispirato al “The Cigarette SurfBoard” di Taylor Lane che ha realizzato la prima tavola da surf con sigarette riciclate.
- Infine, in Australia, Abbas Mohajerani, un ingegnere della RMIT University ha sviluppato un metodo per incorporare i mozziconi di sigaretta nei mattoni, che risultano più leggeri e con migliori proprietà isolanti. I mozziconi sterilizzati sono stati inseriti nella pasta di argilla per la realizzazione dei mattoni in percentuale dell’1%. I mattoni risultano molto più leggeri, possono richiedere fino al 58% in meno di energia per la produzione e sono anche più isolanti, riuscendo quindi a contribuire a una riduzione dei consumi energetici domestici sia per il riscaldamento che per il raffrescamento.