Leishmaniosi

La Leishmaniosi è una malattia molto diffusa in tutto il mondo, causata da venti specie diverse di protozoi del genere Leishmania, trasmesse dalle punture di almeno una trentina di diverse specie di minuscoli insetti chiamati flebotomi, noti anche come pappataci o mosche della sabbia (sandflies).

Oltre a colpire gli esseri umani, colpisce anche numerosi animali, in particolare volpi, lupi, lepri, ratti e topi tra i selvatici, cane tra i domestici.

La trasmissione avviene tra animale e animale, tra animale e uomo, e raramente da uomo a uomo, comunque sempre attraverso la puntura di un pappataci infetto.

Per saperne di più, consulta i materiali della campagna Protetti dalla Leishmania rivolta ai proprietari di cani.

Sintomi

La malattia ha un periodo di incubazione molto lungo, i primi sintomi possono emergere a distanza di settimane o mesi dalla puntura. Nell’uomo può manifestarsi in diverse forme:

• la forma cutanea, caratterizzata da una o più lesioni, che possono lasciare cicatrici permanenti
• la forma muco cutanea, poco presente nel nostro Paese
• la forma viscerale che, se non curata, può essere fatale, caratterizzata da febbri irregolari e improvvise, perdita di peso, ingrossamento del fegato e della milza, anemia. Si riscontra soprattutto in persone che hanno problemi del sistema immunitario, come anziani, immunodepressi, affetti da AIDS, o con sistema immunitario immaturo, bambini di età inferiore ai 2 anni.

Forma cutanea e forma muco-cutanea vengono oggi unificate sotto il termine di leishmaniosi tegumentaria.

Dove è presente

È molto diffusa. Si trova in tutti i paesi del bacino del Mediterraneo, in America Centrale e del Sud, in particolare Messico e Brasile, in Africa, soprattutto Kenya e Sudan, e in Asia, in Afganistan, Cina, India e Nepal.

Diffusione delle specie di Leishmania nel mondo, IRD 2017. 

In Italia

In Italia è diffusa storicamente soprattutto nel Centro e Sud del Paese, ma dagli anni ’90 ha cominciato a espandersi anche al Nord. In Emilia-Romagna è presente principalmente nelle aree collinari, tra i 100 e i 400 metri di altitudine.

Nel territorio dell'Azienda USL di Bologna, nel periodo compreso tra 2008 e 2021, sono stati notificati 151 casi di Leishmaniosi.