Hantavirus

La febbre del topo è un vero e proprio virus zoonotico, nel senso che la trasmissione uomo – uomo è rara per cui l’infezione avviene per contatto diretto con escrementi di topo, per morso di topo o per inalazione di aerosol con materiale infetto. In assenza di un vaccino autorizzato, la prevenzione si basa principalmente sul controllo dei roditori, evitando il contatto con urina, saliva o escrementi di roditori, e sulla pulizia e disinfezione adeguata delle aree contaminata da escrementi di roditori. 

Sintomi

Dal punto di vista clinico il virus nell’uomo ha un decorso benigno, con sintomi simil influenzali, febbre alta, mal di testa, nausea e diarrea. Talvolta, però, può causare malattia di maggiore gravità, caratterizzata da coinvolgimento renale con possibile insufficienza ed emorragie, oppure da una sindrome respiratoria con interessamento polmonare, più frequente in America che in Europa.

Dove è presente

In Europa l’infezione da specie di questa famiglia di virus non è frequente, soprattutto nelle regioni mediterranee la notifica di casi nell’uomo è rara, riducendosi ad un solo caso notificato negli ultimi 11 anni in Grecia. I casi riportati in Slovenia nel 2021 invece sono oltre 200 e infatti l’attenzione a questa malattia è cresciuta molto sul nostro confine orientale. 

In Italia

Al momento non sono noti casi in Italia.

                   Diffusione del virus in Europa, ECDC 2019.

Negli Stati Uniti e in Canada, l’Hantavirus Sin Nombre è responsabile della maggior parte dei casi di infezione da hantavirus. Alcuni casi sono stati riscontrati altrove nelle Americhe, tra cui Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Panama, Paraguay, Ecuador, Venezuela e Uruguay.

   Diffusione del virus in America, ECDC 2018.