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Pappataci

Pubblicato il 31/05/2019
Come riconoscerli e come proteggersi

I pappataci, chiamati anche flebotomi ovvero “tagliatori di vene”, sono insetti di piccola taglia (2-3 mm), di colore giallo pallido o giallo ruggine. Sono pessimi volatori, ad andatura simile a quella delle zanzare, ma vengono facilmente trasportati dal vento.

Sebbene siano molto piccoli sono riconoscibili anche ad occhio nudo per via della forma ad angolo quasi retto formato dal torace e l’addome, e dalla fitta peluria che ricopre corpo e ali.

flebotomo

I pappataci sono principalmente vettori della leishmaniosi, ma possono trasmettere anche alcuni virus, tra cui phlebovirus e Toscana virus, causando problemi di salute per l’uomo e per gli animali domestici.  

A differenza delle zanzare i pappataci non depongono le uova nell'acqua. Lo sviluppo delle loro larve esige una temperatura relativamente costante, una oscurità quasi completa, la presenza di materiale organico per cibarsi e un'umidità molto elevata.

Gli adulti appaiono durante la stagione calda nelle zone temperate. Generalmente non percorrono grosse distanze dai focolai larvali, generalmente poche centinaia di metri, e sono disturbati dal vento e da temperature al di sotto della media estiva.

Durante il giorno i pappataci riposano in luoghi relativamente umidi e freschi quali abitazioni, cantine, stalle, grotte, tane di animali selvatici, termitai o anche crepe nei muri, nella roccia o nel suolo. Sono insetti notturni - anche se qualche specie può pungere di giorno - particolarmente attivi dopo il tramonto, intorno alla mezzanotte e un’ora prima del sorgere del sole.

Nella ricerca dell’ospite mostra un comportamento silenzioso ed è per questo che in Italia è conosciuto come pappataci (mangia in silenzio).