Ruoli e responsabilità degli attori coinvolti nella ristorazione scolastica
Gli organi istituzionali coinvolti affinché la ristorazione scolastica garantisca un pasto nutrizionalmente adeguato e sicuro dal punto di vista igienico-sanitario sono:
AZIENDA USL |
COMUNE/SCUOLA PARITARIA |
GESTORE DEL SERVIZIO |
COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA |
L’AUSL, attraverso il SIAN - Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, provvede a:
- Sorvegliare le caratteristiche igienico-nutrizionali dei pasti e delle tabelle dietetiche;
- Controllare i potenziali rischi legati alla produzione e distribuzione dei pasti;
- Erogare formazione per insegnanti e operatori del settore alimentare;
- Promuovere progetti di educazione ad una sana alimentazione.
Il Comune e/o scuola paritaria (ente committente) si occupa di:
- Acquisire il parere di conformità dai servizi dell'Azienda USL competenti per territorio (Sian);
- Elaborare il capitolato sia per la gestione diretta sia per l’affidamento esterno;
- Adeguare gli ambienti scolastici destinati alla mensa con arredi sicuri e confortevoli;
- Sorvegliare il servizio complessivo (qualità degli alimenti e dei piatti, porzioni, organizzazione del servizio, accettazione del pasto).
Il gestore del servizio (la ditta di ristorazione collettiva) ha la funzione di:
- Esplicare la sua funzione nel rispetto delle normative e del contratto;
- Offrire alimenti e pasti di qualità;
- Supportare corsi di formazione/aggiornamento per gli addetti alla ristorazione scolastica.
La Commissione mensa scolastica è addetta a:
- Collegare utenza - Comune (o scuola paritaria) - AUSL, accogliendo suggerimenti e reclami;
- Collaborare nel monitoraggio del servizio di ristorazione, utilizzando anche schede di valutazione.
Ruoli e responsabilità trasversali, non per questo marginali, spettano anche a famiglia e scuola.
La famiglia è la principale fonte educativa anche in tema di alimentazione, in grado di determinare le future scelte alimentari dei bambini. Per questo, un momento importante per l’instaurarsi di corrette abitudini alimentari è il divezzamento.
La famiglia può:
- Sostenere le iniziative educative promosse dalla scuola;
- Rapportarsi con la commissione mensa in caso di reclami e osservazioni circa il servizio di ristorazione;
- Coordinare l’alimentazione “a casa” con il pasto “a scuola”, consultando anche il pediatra o il medico.
La scuola è il centro nevralgico dell’educazione dei bambini, punto di riferimento per attenuare le differenze socio-economiche e culturali tra le famiglie e i contesti di appartenenza, che spesso creano disuguaglianze nell’ambito del diritto alla salute.
Essa interviene per:
- Progettare attività di educazione alimentare per l’adozione di comportamenti e stili di vita salutari;
- Valorizzare il momento del pasto in mensa come occasione per favorire tali attività;
- Consentire agevolazioni alle famiglie a basso reddito per l’accesso al servizio;
- Promuovere la formazione del personale scolastico in merito al sostegno al pasto.
Il personale docente della scuola, inoltre, può:
- Stimolare la curiosità nei confronti di preparazioni culinarie innovative;
- Favorire il consumo di alimenti non abitualmente presenti nelle case degli alunni;
- Abituare a consumare adeguate porzioni alle proprie esigenze.