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Sportello di prevenzione e cucina didattica di prossimità, per gruppi ad alta vulnerabilità sociosanitaria

Pubblicato il 14/05/2024
LEA F6

Tra le varie comunità caratterizzata da fragilità sociosanitaria aumentata, sul territorio spicca il gruppo di persone transgender.

La comunità LGBTQ+ vive significative disparità sociali, cliniche e psico-comportamentali lungo l’arco della vita, inclusi un’elevata prevalenza di suicidio, disturbi psichiatrici, sostanze d’abuso ed esperienze di stigmatizzazione, violenza e marginalizzazione, che contribuiscono al minority stress e inficiano la salute. 

Una recente indagine epidemiologica dell’associazione scientifica ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione clinica) ha messo in risalto l’evidenza per la quale la comunità LGBTQ+ affronta delle problematiche trasversali nelle aree dell’obesità, dei disturbi del comportamento alimentare e delle barriere relazionali e culturali con lɜ professionistɜ sanitariɜ, e che le persone transgender vivono criticità uniche: elevata insicurezza alimentare, ostacoli nell’accesso ai flussi di cura, e aumentato rischio cardiovascolare, metabolico e ponderale secondariamente alle terapie ormonali di affermazione del genere (TOS). 

Ad oggi, pur essendoci prove scientifiche di distinti fabbisogni nutrizionali in accordo al tipo e stadio della terapia ormonale, non esiste un consenso scientifico sugli standard comparativi da adottare per valutare lo stato nutrizionale e fare prevenzione nelle persone che intraprendono una TOS, né in età adulta né tantomeno in età evolutiva. 

Il macro-obiettivo del progetto è costruire uno sportello con cucina didattica per la prevenzione e il counseling nutrizionale per persone transgender in quanto gruppo ad alta vulnerabilità sociosanitaria. Contestualmente agli ambulatori del SIAN di Bologna Città e San Giovanni in Persiceto, lo sportello verrà integrato nella rete dei servizi già esistenti sul territorio.

L’attività sarà in co-progettazione con il Comune di Bologna, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e le associazioni di utenza che hanno espresso una significativa domanda di servizi dedicati e impostati ai fini della prevenzione.

Il progetto è ascritto al LEA F6: Promozione di una sana alimentazione per favorire stili di vita salutari.