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Prodotti senza glutine in tutti i bar e ristoranti dell’Aeroporto di Bologna

Pubblicato il 18/03/2025 - Redattore Kregel John Martin
AIC, AUSL e RER insieme per rendere il Marconi il primo aeroporto gluten free in Italia. Formati 90 operatori sulle esigenze alimentari delle persone celiache

Grazie alla collaborazione con Associazione Italiana Celiachia, Azienda USL di Bologna e Regione Emilia-Romagna, Aeroporto Marconi di Bologna diventa il primo aeroporto italiano capace di garantire ai passeggeri un’offerta “gluten free” in tutti i punti food & beverage dello scalo, con operatori formati specificamente sulle esigenze alimentari delle persone celiache.

In un panorama nazionale ed internazionale che vede la malattia celiaca in continua crescita – secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al 2023, le persone celiache in Italia sono complessivamente 265.102, di cui circa il 70% donne – la richiesta di una alimentazione corretta e sicura anche durante l’esperienza del viaggio è sempre più diffusa.

Nel solo territorio dell’Azienda USL di Bologna, le persone con diagnosi di celiachia al 31 dicembre 2023 sono 4.682, di cui 3.252 donne e 1.430 uomini. I dati mostrano un aumento, rispetto all’anno precedente 2022, di 254 persone, confermando il trend in crescita negli ultimi anni. La distribuzione in base all’età vede il 2% delle diagnosi tra i bambini fino ai 5 anni, il 5% tra 6 e 9 anni, il 16% tra 10 e 17 anni, il 64% tra i 18 e i 59 anni e il 13% oltre i 60 anni.

Date queste premesse, Aeroporto di Bologna ha avviato il “Progetto Celiachia”, con due obiettivi principali: aumentare la consapevolezza degli operatori di bar e ristoranti rispetto alle necessità dei passeggeri celiaci e garantire ai passeggeri una risposta specifica in fatto di cibi e bevande gluten free.

Nell’ambito del progetto, l’Unità Operativa Complessa Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda USL di Bologna nel corso di quattro giornate di incontri ha formato circa 90 operatori, tra responsabili delle attività, responsabili del controllo e addetti, appartenenti alle quattro realtà della ristorazione presenti al Marconi (Vecchia Malga, My Chef, Autogrill e Lagardère). Ogni incontro, della durata di 4 ore, ha visto la presenza di 3 professionisti del servizio tra dirigenti medici, dirigenti biologi e tecnici della prevenzione e ha riguardato elementi generali sulla patologia, l’igiene degli alimenti e l’applicazione delle misure di autocontrollo e dei principi HACCP correlati alla somministrazione di prodotti senza glutine.

Tutto il personale dei punti ristoro del Marconi ha terminato la formazione per produrre e somministrare bevande e alimenti senza glutine.

Verranno poi fatte ulteriori sessioni formative per i nuovi assunti e per i lavoratori stagionali, facendo diventare questa formazione parte integrante del bagaglio di conoscenze degli operatori del food & beverage presenti in aeroporto.

“Il passeggero è sempre al centro della nostra attività – ha spiegato Nazareno Ventola, Amministratore Delegato dell’Aeroporto di Bologna – con le sue esigenze e le sue caratteristiche. Questo progetto si muove nell’ottica dell’inclusione e della capacità di sapere modellare la nostra offerta alle esigenze dei passeggeri. Fondamentale è stata inoltre la collaborazione con Azienda USL di Bologna, Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna e Associazione Italiana Celiachia, che hanno portato le loro competenze e professionalità al servizio degli operatori”.

“L’attenzione verso il passeggero è un fattore sempre più importante nel nostro settore ed uno dei pillar della strategia commerciale di Aeroporto – ha spiegato Stefano Gardini, Direttore Business Non Aviation dell’Aeroporto di Bolognaed è questo che ci spinge ad intraprendere, con la preziosa collaborazione dei nostri partner commerciali, iniziative rivolte al miglioramento continuo della qualità del servizio offerto ai nostri clienti. Con questo progetto i nostri punti vendita food and beverage avranno personale formato ad accogliere le esigenze dei clienti celiaci oltre che a garantire ai passeggeri del Marconi un’offerta di qualità gluten free”.  

“Il passeggero celiaco, durante i suoi viaggi, è talvolta costretto ad organizzarsi prima della partenza con panini o snack confezionati, in quanto non sempre trova disponibili alimenti senza glutine. L'aeroporto Marconi di Bologna – ha commentato Davide Trombetta, Presidente Associazione Italiana Celiachia Emilia-Romagna ha saputo riconoscere e rispondere a questa condizione che coinvolge una parte di passeggeri la quale chiede, anche fuori casa, un'alimentazione sicura, sana e sostenibile. Grazie alla sensibilità e all'impegno del Marconi da oggi finalmente i passeggeri celiaci italiani e stranieri potranno iniziare o concludere il loro viaggio in completa inclusione. Ringrazio anche l'Azienda USL di Bologna per il grande lavoro svolto e l'Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna per il supporto. È molto importante per AIC riuscire a rendere la quotidianità delle persone celiache il più semplice possibile”.

“L’ampliamento delle possibilità di consumo per chi transita dall’Aeroporto Marconi a favore di cibi senza glutine adatti a persone con celiachia è un segno importante che la città di Bologna dà ai suoi cittadini e ai visitatori” – ha dichiarato Anna Maria Petrini, Direttrice Generale dell’Azienda USL di Bologna – “L’Azienda USL è impegnata quotidianamente per formare gli operatori del settore, verificare le condizioni di sicurezza alimentare, ma anche per promuovere scelte alimentari salutari e offrire servizi all’altezza delle necessità delle persone con disturbi e patologie legate all’alimentazione”.

"La sicurezza e la qualità alimentare sono un messaggio di benvenuto e un punto di forza della nostra terra - sottolinea Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna -. Siamo perciò orgogliosi di aver collaborato, con un buon lavoro di squadra insieme all’Aeroporto Marconi, all’Aic e all’Ausl di Bologna, a questo progetto che rende lo scalo bolognese un punto di riferimento nazionale per la salute e il benessere delle persone celiache. La formazione specifica degli operatori è un passo fondamentale per garantire un servizio di alta qualità, assicurando che i punti ristoro possano offrire cibi sani e sicuri. La salute e il benessere delle persone che transitano da noi sono il miglior biglietto da visita e il nostro più forte messaggio di accoglienza e inclusività”.