HIV e AIDS
L’HIV (Human Immunodeficiency Virus) è un virus a RNA appartenente alla famiglia dei retrovirus che colpisce il sistema immunitario infettando alcune delle cellule che lo compongono. In particolare attacca i linfociti T helper e macrofagi che esprimono sulla superficie la molecola CD4+ che viene utilizzata dal virus per entrare nella cellula. Il virus una volta entrato si integra nel genoma dell’ospite e inizia a replicarsi. L’infezione da HIV rimane asintomatica a lungo e, se non trattata, questa prima fase silente è seguita dallo stadio sintomatico. I segni clinici comprendono infezioni opportunistiche e tumori causati dall’indebolimento del sistema immunitario: questa fase è denominata Sindrome da Immunodeficienza Acquisita o AIDS.
La terapia antiretrovirale (AntiRetroviral Therapy - ART) è efficace nell’ evitare la progressione alla malattia conclamata, soprattutto se l’infezione viene individuata precocemente e l’inizio della terapia è tempestivo.
Trasmissione
Il virus dell’HIV è presente nel sangue, nei fluidi vaginali, nel liquido seminale/preseminale, nei fluidi rettali/anali e nel latte materno. La trasmissione avviene per contatto diretto di uno dei fluidi sopra indicati con sangue o mucose da una persona inconsapevolmente infetta o non in terapia antiretrovirale efficace ad una persona sieronegativa.
Al contrario la probabilità di trasmettere l’HIV è nulla se viene fatta una efficace terapia antiretrovirale che mantiene la carica virale a livelli non rilevabili da almeno 6 mesi.
U=U, cioè Undetectable=Untrasmittable (non rilevabile=non trasmissibile)
Una persona con infezione da HIV inconsapevolmente o non in terapia antiretrovirale efficace può trasmettere il virus anche se non ha sintomi.
Le principali vie di trasmissione sono:
- Sessuale: rapporti sessuali non protetti
- Ematica: attraverso sangue infetto per condivisione di aghi, siringhe o altre attrezzature per l’uso di sostanze, trasfusioni
- Verticale: da madre a neonato durante la gravidanza o al momento del parto, e in allattamento attraverso il latte materno.
L’HIV non si trasmette attraverso saliva, lacrime, urine e quindi nemmeno condividendo stoviglie, bagni o luoghi di convivenza. Non si trasmette attraverso baci, carezze o punture di zanzare.
Prevenzione
- Utilizzare preservativo (sia maschile che femminile), correttamente fin da inizio rapporto
- Profilassi Pre Esposizione (PrEP): è una combinazione di farmaci antiretrovirali da assumere da parte di persone sieronegative prima di rapporti sessuali a rischio.
- Terapia antiretrovirale: se la terapia da parte di persone sieropositive è assunta correttamente e la carica virale non è rilevabile da almeno 6 mesi, non c’è trasmissione virale.
Diagnosi
Il Test su sangue per l’HIV è l’unico modo per sapere se si è contratta l’infezione: si tratta di un prelievo ematico che è possibile fare in qualunque momento. Farlo periodicamente è una buona abitudine se si ha una vita sessuale attiva.
In commercio sono disponibili anche test rapidi che possono essere effettuati su saliva o su una goccia di sangue punta dal dito. Poiché sono test di primo screening e non diagnostici, in caso di risultato reattivo (positivo) è necessaria una conferma con prelievo ematico.
Se si pensa di aver avuto una esposizione a rischio, è importante parlare con un medico per capire se è possibile fare la Profilassi Post Esposizione (PEP). Questa verrà proposta entro 72 ore dall’ipotetica esposizione e nel caso venga valutato un reale rischio di contrarre l’HIV.
Terapia
I farmaci antiretrovirali non curano definitivamente l’infezione ma, se assunti correttamente, arrestano la progressione della malattia permettendo il recupero delle funzioni del sistema immunitario, bloccano la replicazione virale e rendono il virus non rilevabile nel sangue e quindi non trasmissibile.
Per saperne di più
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