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L'Azienda USL di Bologna vince il Premio "Innovazione Digitale in Sanità" della School of Management del Politecnico di Milano

Pubblicato il 26/05/2024 - Redattore Di Battista Ilaria Maria
Il Direttore generale Paolo Bordon "Si tratta di un modello da esportare, siamo stati premiati anche per questo"
A ritirare il premio l'oculista Francesca Quagliano, responsabile del progetto
L’Azienda USL di Bologna seguita dalla Regione Toscana e dall'Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana. Sono questi i vincitori dell’edizione 2024 del Premio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano, il riconoscimento dell’Osservatorio Sanità Digitale che punta a creare occasioni di conoscenza e condivisione dei migliori progetti della Sanità digitale in Italia, assegnato venerdì pomeriggio in occasione del convegno “Sanità Digitale: trasformare il presente per un futuro sostenibile”. Il riconoscimento è stato assegnato alle realtà che si sono maggiormente distinte nella capacità di utilizzare le moderne tecnologie digitali, selezionate tra 9 finalisti.
"Perché noi? Perché è un progetto che è completamente nato sulle direttive della le linee guida della telemedicina che sono state lanciate un anno e mezzo fa", afferma il Direttore generale dell'Azienda USL di Bologna, Paolo Bordon, che spiega come le Cliniche oculistiche virtuali abbiano avuto altri riconoscimenti, in particolare da Agenas.
"È un progetto completamente digitalizzato, cioè senza l'impiego della carta, e va nell'ottica degli obiettivi della riforma sanitaria nazionale, il Decreto Ministeriale 77, che dà molta forza a tutti quei progetti nati per garantire assistenza sanitaria nella prossimità e nei luoghi di vita dei cittadini", spiega Bordon.
"Sono migliaia i pazienti con diverse patologie oculari - a pieno regime fino a 10mila - che prima di questo progetto dovevano recarsi per i controlli all'ospedale Maggiore. Adesso con questo investimento tecnologico", costato alla Ausl di Bologna 1,5 milioni di euro "attrezzature come l'Oct e tutta una serie di misurazioni del campo visivo e grazie anche degli strumenti molto sofisticati, posizionati a Bazzano, Bentivoglio, e in altre postazioni tra cui presto anche Vergato", i cittadini potranno evitare di spostarsi.
Sul posto, infatti, l'ortottista esegue l'esame diagnostico, mentre il referto arriva dall'oculista, che analizza gli esami "a distanza da Bologna".    In questo modo è possibile effettuare "migliaia di prestazioni tutto in modo digitalizzato" spiega il Direttore dell'Azienda USL di Bologna. "L'esito del referto finisce nel Fascicolo Sanitario Elettronico, come atteso nelle linee guida ministeriali", precisa Bordon che è anche membro della commissione di Agenas per la telemedicina. "Questo è un esempio da esportare - conclude il Direttore generale dell'Azienda USL di Bologna - e siamo stati premiati, anche per questo motivo".