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L’IRCCS ISN di Bologna investe nel capitale umano: stabilizzati 11 professionisti

Pubblicato il 10/05/2024 - Redattore Colonna Duilio
Contratto a tempo indeterminato per 7 Ricercatori e 4 Collaboratori di Ricerca Sanitaria. Il Direttore Scientifico Raffaele Lodi: “Prosegue il potenziamento della struttura”

Prosegue il potenziamento della struttura dell’IRCCS ISN di Bologna, che continua ad investire in capitale umano e in competenze. In questa direzione si pone infatti la stabilizzazione di ben 11 professionisti, entrati in servizio a tempo indeterminato nell’Istituto già dallo scorso mese di marzo. Questo passaggio segna il culmine di un percorso di regolarizzazione, noto come “Piramide della Ricerca”, che porta alla stabilizzazione di 7 Ricercatori e 4 Collaboratori di Ricerca Sanitaria, di cui 8 donne e 3 uomini. Il più giovane di questi professionisti ha 34 anni, mentre il più esperto 54, tutti hanno comunque un lungo percorso professionale alle spalle, anche all’interno dell’Istituto stesso. Questo gruppo rappresenta il primo nucleo di ricercatori e collaboratori di ricerca ad essere stabilizzati nell’IRCCS ISN di Bologna, infatti la pianificazione sviluppata dalla direzione dell’Istituto, in accordo con la direzione generale dell’AUSL di Bologna, porterà ad almeno ulteriori 9 contratti a tempo indeterminato entro la fine del 2025.

La precarietà lavorativa nel settore della ricerca era un fenomeno diffuso in tutti gli IRCCS pubblici, causato da un vuoto normativo che non riconosceva un ruolo definito nel Servizio Sanitario Nazionale per il personale interamente dedicato alla ricerca, nonostante svolgesse compiti fondamentali all’interno degli istituti stessi. Tuttavia, nel 2017, è iniziato un percorso di stabilizzazione con l’emanazione della legge 205, nota come “Piramide della Ricerca”, che ha introdotto per la prima volta nei pubblici IRCCS i ruoli di Ricercatore Sanitario e Collaboratore Professionale di Ricerca Sanitaria, accompagnati da un finanziamento ministeriale dedicato di 90 milioni di euro l’anno.

Inizialmente, la Piramide prevedeva un contratto a tempo determinato di 5 anni, rinnovabile per altri 5. Tuttavia, il personale di ricerca ha espresso con forza la necessità di una stabilizzazione a tempo indeterminato, data la consolidata professionalità acquisita nel corso degli anni. È stato solo nel 2023, con un accordo bipartisan in Parlamento, che è stata finalmente approvata la definitiva stabilizzazione del personale, consentendo anche l’utilizzo di una parte del finanziamento ministeriale per l’assunzione a tempo indeterminato del personale con maggiore anzianità e valutazioni positive.

Per i 7 Ricercatori entrati a far parte del personale a tempo indeterminato, le aree di afferenza sono diverse, spaziando dal Programma Neurogenetica all’UOSI Epidemiologia e Statistica, passando per il Programma Neuropatologia delle Malattie Neurodegenerative, il Laboratorio Brain Aging e il Programma Neuroimmagini Funzionali e Molecolari.

Il Professor Raffaele Lodi, Direttore Scientifico dell’IRCCS ISN di Bologna, si è detto molto soddisfatto per questa importante svolta: “È un primo importante passo nel potenziamento della nostra struttura, che stabilizza professionisti di grande valore, che portano quotidianamente un grande contributo alle attività di ricerca dell’IRCCS ISB di Bologna. Non ci fermeremo qui, infatti sono previste altre 9 stabilizzazioni già entro il 2025”.

 

UO dove svolgono attività i ricercatori stabilizzati 

• Programma Neurogenetica
Ha l’obiettivo di assicurare la valorizzazione e l’integrazione tra le attività di diagnostica neurogenetica e neurobiologia molecolare nell’ambito dei percorsi diagnostici delle malattie neurologiche ereditarie e le relative attività di ricerca e di formazione, con particolare riguardo alle innovazioni tecnologiche. Nel caso specifico, la Dott.ssa Alessandra Maresca studia le malattie neurogenetiche e le malattie mitocondriali. Il suo lavoro comprende l’analisi dei meccanismi patogenetici e la sperimentazione di potenziali approcci terapeutici utilizzando modelli cellulari derivati dai pazienti, tra cui le cellule pluripotenti indotte differenziate in cellule neuronali. Inoltre, si occupa dell’identificazione e dell’analisi dei biomarcatori associati a queste patologie. Il Dott. Leonardo Caporali studia la genetica delle malattie neurologiche, con particolare attenzione alle patologie rare. Negli ultimi 16 anni, ha concentrato la propria attenzione soprattutto sulle malattie mitocondriali e sulle neuropatie ottiche ereditarie, con l’obiettivo principale di identificare il difetto genetico alla base di tali affezioni, un primo passo fondamentale per i pazienti affetti da malattie rare.

• UOSI Epidemiologia e Statistica
Offre supporto metodologico e statistico ai ricercatori dell’ISNB, collabora come partner a progetti di ricerca promossi da UUOO dell’Istituto e svolge ruolo di coordinamento e capofila in linee di ricerca indipendenti su malattie neurologiche. Nel caso specifico, il Dott. Corrado Zenesini studia le malattie neurologiche attraverso “studi osservazionali di record linkage”, un approccio che integra le informazioni cliniche dei pazienti affetti da patologie neurologiche, attualmente focalizzandosi su Parkinson ed Epilessia con progetti futuri in fase di sviluppo, con dati provenienti dai flussi amministrativi sanitari, quali erogazione di farmaci, ricoveri ospedalieri, accessi in pronto soccorso, esenzioni e mortalità.

• Programma Neuropatologia delle Malattie Neurodegenerative
È dedicato allo studio dei meccanismi patogenetici e alla diagnostica molecolare e neuropatologica delle malattie neurodegenerative, con particolare riferimento alle malattie con demenza e da prioni. Nel caso specifico, il Dott. Marcello Rossi si concentra sullo studio dei biomarcatori per la diagnosi precoce delle principali malattie neurodegenerative, con particolare attenzione alla malattia da corpi di Lewy (LBD), un termine che comprende sia il morbo di Parkinson che la demenza da corpi di Lewy.

• Laboratorio Brain Aging
Studia il contributo del processo di invecchiamento nello sviluppo delle patologie neurologiche, con particolare riferimento a quelle neurodegenerative. Nel caso specifico, l’attività di ricerca condotta dalla Dott.ssa Maria Giulia Bacalini e dalla Dott.ssa Camilla Pellegrini si concentra sull’analisi del contributo del processo di invecchiamento, sia a livello cerebrale che dell’intero organismo, allo sviluppo e alla progressione delle malattie neurologiche, con particolare attenzione alle patologie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer e la malattia di Parkinson.

• Programma Neuroimmagini Funzionali e Molecolari
Svolge attività diagnostica di RM e TC convenzionale integrata con le più avanzate metodiche funzionali per lo studio della patologia del sistema nervoso centrale e del distretto neuro-muscolare, rivolta al paziente in regime di ricovero, ambulatoriale e di day hospital. Nello specifico la Dott.ssa Jane Rochat Magali si occupa della definizione e dell’esecuzione di compiti verbali e/o motori durante le sequenze di neuroimmagini funzionali al fine di identificare le aree cerebrali attivate nei pazienti pre-chirurgici pediatrici e adulti.