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Più medici di medicina generale in Emilia-Romagna, via libera dalla Giunta regionale al bando per l’ammissione al corso triennale di formazione. Sono 188 i posti disponibili

Pubblicato il 31/07/2023 - Redattore imdb
Ai vincitori sarà corrisposta una borsa di studio annuale, per un investimento complessivo di oltre 7 milioni di euro, di cui 4,74 milioni di risorse regionali e 2,34 provenienti dai fondi PNRR. Il corso partirà entro febbraio 2024

Via libera dalla Giunta regionale al bando per l’ammissione di 188 candidati al corso triennale 2023-2026 di formazione specifica in medicina generale.

Un bando che prevede l’assegnazione di altrettante borse di studio ai vincitori della selezione pubblica, di cui 126 finanziate dalla Regione Emilia-Romagna con 4,74 milioni di euro provenienti dal Fondo sanitario nazionale e le restanti 62 con i fondi - oltre 2,34 milioni di euro - del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Per un investimento totale di 7,08 milioni di euro.   

“Siamo impegnati a tutto campo- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- per dare una risposta concreta ai temi della carenza dei professionisti sanitari e del ricambio generazionale, un tema che riguarda da vicino anche i medici di medicina generale, che rivestono un ruolo di primaria importanza per il rapporto fiduciario con i pazienti. Il bando, su cui investiamo risorse importanti, va esattamente in questa direzione”.

Destinatari e domanda di ammissione

Per partecipare alla selezione pubblica i candidati devono essere in possesso del diploma di laurea in medicina e chirurgia e dell’abilitazione all’esercizio della professione medica sul territorio nazionale, oltre all’ iscrizione all’albo professionale dei medici chirurghi di un ordine provinciale sulla base delle indicazioni contenute nel bando.

L’avvio del corso di formazione specifica in medicina generale 2023-2026 è previsto entro febbraio 2024, ha una durata di 36 mesi effettivi e comporta l’impegno a tempo pieno dei partecipanti, con obbligo di frequenza.  

Il triennio formativo prevede un totale di almeno 4.800 ore tra attività di natura pratica e teorica da svolgersi in strutture del servizio sanitario nazionale e/o nell’ambito di uno studio di medicina generale individuati dalla Regione.

Attualmente le disposizioni normative consentono di riconoscere, a tutti gli effetti, quale attività formativa pratica del corso, l’attività lavorativa svolta (ai sensi dell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale vigente), durante la frequenza del corso stesso.

Il bando è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione n. 207 del 27 luglio 2023 ma per presentare la domanda occorrerà attendere la successiva pubblicazione per estratto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica. La domanda di ammissione al corso dovrà essere presentata esclusivamente in via telematica.

Maggiori informazioni sul sito della Regione.

Fonte: Regione Emilia-Romagna

La situazione del territorio dell'Azienda USL di Bologna

Delle 52 aree carenti bandite a marzo 2023 ne sono state coperte 14. L'Azienda USL di Bologna conta di coprire le restanti aree carenti grazie ai 62 nuovi corsisti che hanno intrapreso la formazione specifica in Medicina generale nel maggio u.s. Questi ultimi, infatti, ai sensi dell'Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale vigente, potranno accettare di coprire le aree carenti non assegnate in Luglio tra fine settembre e inizio ottobre. Per garantire l’assistenza in via temporanea e coprire eventuali posti che rimanessero ancora vacanti l’Azienda USL di Bologna procederà ad assegnare incarichi a tempo determinato (che grazie al recente accordo sono equiparati economicamente rispetto alla titolarità).


L'incremento dei posti disponibili per la formazione di nuovi Medici di Medicina generale si auspica consenta dunque di arrivare nel prossimo futuro alla copertura di tutte le aree carenti. L'Azienda USL di Bologna precisa infine che ha adottato e continuerà ad adottare per le aree più critiche molteplici e diverse soluzioni organizzative al fine di garantire a tutti i suoi assistiti l'assistenza primaria.


"Il numero di borse assegnate nel 2023 e nel 2024 permetterà l'inversione di tendenza ristabilendo l'equilibrio tra medici di medicina generale pensionati e nuovi ingressi" commenta Donatella Pagliacci, Direttrice del Dipartimento di Cure Primarie dell'Azienda USL di Bologna