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Giornata mondiale per la Salute Mentale - Scuola di benessere. Giovani e insegnanti al centro di un nuovo percorso di recovery. 11 ottobre Aula Absidale Santa Lucia

Pubblicato il 10/10/2023 - Redattore Di Battista Ilaria Maria
La Salute mentale come bene comune, nonché diritto universale, è al centro della Giornata mondiale che a Bologna avrà la durata di due giorni. Primo appuntamento oggi, presso la Casa di Quartiere Katia Bertasi, con una riflessione sulle esperienze che negli ultimi mesi hanno preso piede a Bologna. Conclusione domani nell’Aula Absidale di Santa Lucia con l’avvio del progetto Scuola di benessere, rivolto al mondo della scuola, giovani e insegnanti delle scuole secondarie di I grado della Città Metropolitana

Si consolida, così, l’impegno di Azienda USL di Bologna, Comune e Università di Bologna che, attraverso il dialogo con la città (professionisti, cittadini, associazioni, pazienti, famigliari) sul futuro dei servizi della Salute Mentale, promuovendo l’evoluzione del modello bolognese di recovery college, aprono oggi ai bisogni dei più giovani con il progetto Scuola di benessere.

Mercoledì 11 ottobre, alle ore 11, nell’atrio dell’Aula Absidale Santa Lucia, i giornalisti potranno intervistare i promotori del progetto dell’Azienda USL di Bologna, Unibo e Comune di Bologna, nonché insegnanti e studenti che si approcciano per la prima volta al percorso di recovery ovvero Scuola di benessere.

L’idea che la salute, e in particolare quella mentale, possa essere frutto di un percorso formativo e di esperienze individuali e collettive che coinvolgono tutti i luoghi di vita, è alla base del modello della pratica del recovery college avviato a Bologna lo scorso maggio.

Il recovery college si fonda infatti sull’idea che ognuno può essere “studente del proprio benessere”. Presupposto che ha originato percorsi formativi di gruppo, gratuiti e aperti a tutti, spazi di formazione e partecipazione attiva in continua evoluzione nei quali i partecipanti, nella duplice veste di maestri e allievi hanno l’opportunità di acquisire nuove conoscenze, competenze, consapevolezze e intraprendere azioni concrete, utili al benessere del singolo e al tempo stesso della collettività. I corsi avviati sul territorio bolognese sono stati frequentati per lo più da utenti, famigliari, caregiver o semplicemente persone interessate ai servizi della Salute Mentale.

Oggi il recovery college bolognese diventa “Scuola di benessere” per i giovani e giovanissimi, oggetto di particolare attenzione da parte dei servizi, delle scuole e delle famiglieSi osserva, infatti, un disagio giovanile che la pandemia ha reso ancora più evidente.

Nel corso dell’incontro studenti e studentesse insieme ai loro docenti potranno valutare proposte di laboratorio focalizzate sui temi dell’identità di genere, del senso di comunità e del contrasto alla sedentarietà. Al termine della mattinata, saranno gli stessi alunni già coinvolti a salire sul palco e raccontare le esperienze laboratoriali che hanno vissuto in questo inizio di anno scolastico.

Per maggiori info sul programma della due giorni: https://site.unibo.it/ci-vuole-una-citta/it/gmsm-2023-un-diritto-universale 

Due giornate per una Scuola di benessere
In occasione della giornata mondiale per la Salute mentale, sono stati organizzati due eventi in città da Università, Azienda USL e Comune di Bologna, per promuovere percorsi formativi, laboratori e attività pensati per i bisogni dei più giovani

Si sono svolti martedì 10 e mercoledì 11 ottobre, gli eventi organizzati da Università, Azienda USL e Comune di Bologna in occasione della Giornata mondiale per la Salute mentale.

La prima giornata si è svolta presso la Casa di Quartiere Katia Bertasi con i saluti istituzionali della prof.ssa Maria Letizia Guerra (Delegata per l’impegno pubblico - Università di Bologna), Paolo Bordon (Direttore generale Azienda USL di Bologna), Lorenzo Roti (Direttore sanitario Azienda USL di Bologna) e Luca Rizzo Nervo (Assessore Welfare Comune di Bologna), ai quali è seguito un confronto tra pratiche comunitarie orientate alla recovery sviluppate nel contesto internazionale e nazionale, con le esperienze che negli ultimi mesi hanno preso piede a Bologna, dando vita a una florida offerta formativa in ciascun Distretto del territorio.

La mattinata, ricca di stimoli e contributi arrivati dai massimi esperti internazionali e specialisti locali, ha aperto un proficuo dialogo volto a fare il punto su quanto sperimentato finora nel bolognese e sulla prossima evoluzione di co-progettazione in questo ambito, grazie al coinvolgimento di un numero sempre maggiore di portatori di interesse che hanno collaborato a vario titolo all’organizzazione della giornata (associazioni di famigliari, utenti, cooperative sociali).

La giornata è proseguita con un pomeriggio animato da workshop che ha approfondito quanto emerso nella mattinata e valutato ulteriori iniziative da condividere per il futuro.
In particolare, cittadini, professionisti, famigliari, caregiver e associazioni hanno approfondito temi quali la residenzialità, il supporto tra pari, il budget di salute e i progetti individualizzati. Un lavoro preliminare al tema oggetto della mattinata dell’11 ottobre, presso l’Aula Absidale Santa Lucia, ovvero le progettualità specifiche per giovani e adolescenti.

La giornata dell’11 ottobre è stata aperta dai saluti del Rettore Giovanni Molari, Luca Rizzo Nervo (Assessore Welfare e salute, nuove cittadinanze, fragilità, anziani del Comune di Bologna), Paolo Bordon (Direttore generale dell'Azienda USL di Bologna), Giuseppe Antonio Panzardi (Dirigente Ufficio V - Ambito Territoriale di Bologna - Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna) e ha coinvolto insegnanti e studenti delle scuole nel nuovo progetto Scuola di benessere, per avviare percorsi condivisi, utili a individuare e condividere risorse, strategie, strumenti e opportunità per affrontare al meglio ansie da prestazione, incertezze sul futuro, competitività, disagi emotivi e relazionali che spesso affliggono i ragazzi fin dai primi anni dell’adolescenza.

Un nuovo viaggio di co-progettazione e co-programmazione aperto alle scuole, proseguendo l’impegno di “Perché ci vuole una città”. Un’opportunità aperta a tutti coloro che intendono mettersi in gioco in una prospettiva di cambiamento: utenti, operatori, cittadini, ma anche organizzazioni e servizi. Un modo concreto per rinnovare i servizi della Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna, a fronte dei sempre nuovi bisogni espressi dai cittadini e delle risorse offerte dai contesti distrettuali, attraverso la collaborazione con tutta la rete territoriale, in un’ottica di integrazione socio-sanitaria e di valorizzazione delle risorse della comunità.