21 settembre, Giornata Mondiale dell'Alzheimer
Pubblicato il
21/09/2021
- Redattore Di Nicolo Simona
All'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche è in corso un progetto di ricerca per individuare un test per la diagnosi precoce per questa patologia
All’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, l’Alzheimer si combatte con la ricerca.
Attualmente un gruppo di ricercatori multidisciplinare composto da biologi, neurologi, neuroradiologi e psicologi sta lavorando per sviluppare un test per la diagnosi precoce per questa patologia. Il lavoro si propone di reclutare persone con sintomi conclamati di malattia, altre con condizioni di rischio per lo sviluppo della stessa e, infine, pazienti “di controllo”. Verranno impiegate tecniche avanzate di risonanza magnetica e quantificati nel sangue i livelli di molecole di DNA di origine cerebrale rilasciate in seguito a morte cellulare. La combinazione di questi due tipi di analisi costituisce un approccio innovativo definito “radiogenomico” che permetterà di identificare i primi segni di neurodegenerazione associati alla malattia di Alzheimer.
A coordinare la squadra di giovani ricercatori dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche è Maria Giulia Bacalini, responsabile del Laboratorio di Brain Aging. “Avere una diagnosi precoce di Alzheimer, cioè prima che i segnali della malattia siano evidenti, permette ai medici di recuperare tempo prezioso per somministrare terapie, farmacologiche e non, in grado di controllare i sintomi e migliorare la qualità della vita delle persone. Ad oggi la diagnosi precoce è oggetto di studio di molte ricerche. Noi stiamo studiando un test, non invasivo, che permetta di identificare i primi segnali della neurodegenerazione, prima che i sintomi della malattia si manifestino”.
Il progetto di ricerca è stato finanziato da Airalzh, Associazione Italiana Ricerca Alzheimer Onlus, nell’ambito del Bando AGYR 2020.