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Riunione Regionale SIN 2024 Emilia-Romagna

Pubblicato il 28/10/2024
Convegno - Sala XX Maggio 2012, Palazzo della Regione, Viale della Fiera 8, Bologna
Istituto Scienze Neurologiche
  • Dove Sala XX Maggio 2012, Palazzo della Regione, Viale della Fiera 8, Bologna
  • Contatti
  • Telefono 0577 286003
  • Partecipanti
    • Responsabili Scientifici Doriana Medici e Marco Longoni
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Si svolgerà il prossimo 29 novembre, presso la Sala XX Maggio 2012 del Palazzo della Regione di Bolpogna, la Riunione Regionale Sin 2024, evento è accreditato ECM che ha ottenuto 7 crediti per le seguenti figure professionali: MEDICO CHIRURGO (Neurologia; Neurochirurgia; Neuroradiologia) e TECNICO DI NEUROFISIOPATOLOGIA (Tecnico di neurofisiopatologia).

Gli argomenti scelti per la Riunione Regionale Sin 2024 “La Neurologia nell’era digitale”, “Gli anticorpi monoclonali in Neurologia” e “Disturbi del sonno in neurologia” rappresentano temi attuali, sui quali è importante confrontarsi per aggiornare le professionalità affinché il ruolo del neurologo sia sempre più rilevante nel Sistema Sanitario.

Il mondo della Sanità sta cambiando, informatizzazione e digitalizzazione sono ormai realtà.

Con l’attuazione del DM 77 telemedicina, telemonitoraggio, televisita, teleconsulto rappresenteranno un nuovo approccio ai bisogni di salute dei pazienti e permetteranno una più rapida connessione tra i pazienti, i neurologi ed altri specialisti o professionisti, facilitando la gestione dei malati neurologici tra centri di I livello e centri di II e III livello. La digitalizzazione sarà indispensabile per le reti neurologiche integrate ospedaleterritorio, sia dell’emergenza sia della cronicità, per mettere in relazione i nodi che le compongono e permettere un confronto multidisciplinare/multiprofessionale che faciliterà la gestione dei percorsi diagnostici e terapeutici, dal territorio all’ospedale, indipendentemente dall’intensità, dalla fragilità e dalla complessità.

La digitalizzazione permetterà una maggiore conoscenza sullo stato di salute della persona, l’analisi e l’elaborazione dei anche attraverso sistemi di intelligenza artificiale, consentirà di passare ad un modello di Neurologia proattiva e predittiva con interventi mirati di prevenzione. L’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) alle nuove tecnologie diagnostiche rappresenterà un elemento fondamentale. L’AI supporterà i medici accelerando la produzione dei report diagnostici e facilitando interventi tempestivi fermo restando che l’approccio diagnostico e l’analisi dei dati clinici, complessi rimane prerogativa del medico, rendendo il suo ruolo insostituibile per garantire diagnosi accurate e terapie personalizzate.

Fin dall’inizio del XX secolo Paul Ehrlich ipotizzò dei farmaci “ideali” che rappresentassero i “magic bullets” “ovvero i proiettili magici” della medicina. Nel 1975 tre scienziati, Georges Kohler, Caesar Milstein e Niels Jerne, svilupparono la tecnologia che consente di ottenere, a partire da cellule debitamente trattate, tutti anticorpi identici e diretti verso uno specifico bersaglio: è la nascita degli anticorpi monoclonali. Gli anticorpi monoclonali sono una delle classi di farmaci in più rapida crescita nella storia e negli ultimi anni le sperimentazioni cliniche sono cresciute in maniera esponenziale. I maggiori vantaggi terapeutici degli anticorpi monoclonali sono la loro alta specificità, l’alta affinità con la quale si legano ai loro bersagli ed i limitati effetti collaterali associati al loro uso. La loro introduzione nella pratica clinica ha permesso di migliorare la qualità
di vita di milioni di pazienti e curare varie patologie di grande rilievo clinico, per molte delle quali non erano più disponibili opzioni terapeutiche efficaci. Gli anticorpi monoclonali sono attualmente usati in neurologia per le seguenti patologie: Sclerosi Multipla, Disturbi dello spettro della Neuromielite ottica, Emicrania, Miastenia Gravis, polineuropatia da anticorpi anti-MAG, Demenze e CIDP non responder ai trattamenti di Ia linea.

I disturbi del sonno occupano un ampio range di patologie con anche gravi conseguenze sulla qualità della vita, sulla salute in generale e sulla mortalità. Tali disordini, come l'insonnia, la sindrome delle apnee ostruttive (OSAS), le ipersonnolenze centrali come la narcolessia, la deprivazione di sonno e i disturbi del movimento in sonno tipo la sindrome delle gambe senza riposo, sono patologie estremamente diffuse con un significativo carico socio-sanitario che comporta uso di farmaci, impiego di risorse sanitarie e rischio di incidenti sul lavoro e sulla strada ed aumentato rischio cardiocerebrovascolare, in modo del tutto similare alle altre maggiori patologie. Tra le patologie neurologiche più diffuse ed il sonno esiste un collegamento bidirezionale che merita di essere mantenuto in evidenza. Si pensi ad i rapporti tra i disturbi del ritmo circadiano e le principali patologie dementigene, i disturbi respiratori in sonno ed il rischio di eventi cerebrovascolari, alle parasonnie che possono precedere di decenni lo sviluppo di gradi disordini come il morbo di Parkinson e, lo stretto rapporto tra qualità del sonno e le principali forme di cefalea e di epilessia.

Ogni argomento verrà articolato attraverso presentazioni frontali con spazio per la discussione al fine di avere un proficuo confronto e arricchimento e aggiornamento professionale.