Cerca

Screening del tumore del collo dell’utero

Pubblicato il 22/06/2011

Il tumore del collo dell’utero rappresenta un importante problema di salute, in quanto è il secondo tumore maligno femminile a livello mondiale.

Nelle nazioni che hanno avviato programmi di screening organizzati basati sull’offerta del Pap-test, si è assistito nelle ultime decadi a una importante diminuzione del numero di nuovi casi di questa neoplasia e contemporaneamente è aumentata di molto la probabilità di guarigione.

Il tumore del collo dell’utero è totalmente riconducibile all’infezione persistente da virus del papilloma umano (HPV). Tra i genotipi  di questo virus che infettano il collo dell’utero, solo alcuni, chiamati HPV ad alto rischio, sono in grado di provocare lesioni che possono col tempo progredire verso forme tumorali. Altri genotipi sono associati a lesioni benigne come i condilomi ano genitali.

Esiste un vaccino contro i tipi di virus responsabili di circa il 70% dei tumori del collo dell’utero.

Dal 2016 è stato introdotto il test HPV come test principale in sostituzione del Pap-test per la fascia di età dai 30 ai 64 anni. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che in tale fascia di età, il test HPV è maggiormente efficace nell’identificare precocemente le lesioni a rischio per il tumore del collo dell’utero.

Il test HPV è un esame del tutto simile al Pap-test; il materiale prelevato viene esaminato per rilevare la presenza di virus HPV.

Nella fascia di età tra i 25 e i 29 anni invece il Pap-test rimane il test più efficace.

Novità per le 25enni nate nel 1998

Le vaccinate contro HPV iniziano lo screening a 30 anni5anni.png

Grazie alla efficace protezione del vaccino contro HPV, tutte le persone, nate dal 1998 in poi, che hanno ricevuto due dosi del vaccino prima del compimento dei 15 anni, saranno invitate a fare il loro primo test di screening a 30 anni e non più a 25

Il test HPV è raccomandato solo a partire dai 30 anni perché nelle persone più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti, ma nella gran parte dei casi guariscono spontaneamente. Quindi lo screening porterebbe a trovare, e quindi a trattare, lesioni che sarebbero regredite spontaneamente.

Maggiori informazioni nella pagina dedicata allo screening del collo dell'utero della Regione Emilia-Romagna.

Modalità di coinvolgimento della popolazione nella AUSL di Bologna

Tutte le persone di età compresa fra i 25 e i 64 anni, residenti e domiciliate nel territorio della AUSL di Bologna, sono invitate a partecipare allo screening con lettera a casa e tramite Fascicolo Sanitario Elettronico, dove sono indicate le modalità di accesso, le sedi e gli orari. Il Pap-test e l’HPV test sono eseguiti da un’ostetrica nelle sedi dei Consultori familiari.

L’invito ha cadenza triennale per il Pap-test e quinquennale per l’HPV test.

Per le persone transgender è stato definito un percorso dedicato. Per saperne di più consulta la pagina Informazioni su HPV e screening della cervice uterina per la popolazione transgender.

La partecipazione allo screening è completamente gratuita e non occorre l’impegnativa del medico curante.

Come prendere, modificare o annullare l'appuntamento

Per fissare un appuntamento è possibile collegarsi al Portale inviti screening.

Nel caso sia necessario, collegandosi al Portale, è anche possibile cambiare o annullare l'appuntamento proposto.

In alternativa, è possibile modificare l’appuntamento telefonicamente al Numero verde 800 31 48 58, dal lunedì al al venerdì dalle 10 alle 14.

Auto-prelievo HPV test

Logo auto-prelievoDa novembre 2021, nell'ambito di un progetto ministeriale, alle persone tra i 30 e 64 anni viene proposto tramite invito specifico una nuova modalità di esecuzione del test in autonomia, con la collaborazione delle farmacie aderenti.

Per saperne di più

Consegna del referto/esito del test

Se il test di screening risulta negativo verrà inviata una lettera a casa col risultato.

Se il test rivela delle alterazioni, la persona sarà convocata per eseguire ulteriori accertamenti. Questi approfondimenti sono gratuiti e non occorre l’impegnativa del medico curante. Ciò consente di seguire costantemente la salute della persona che aderisce al programma di Screening grazie al coinvolgimento di un team di professionisti di diversi Servizi (Centro Screening, Consultori Familiari, Anatomia Patologica, Ginecologia).

Anche i medici di famiglia collaborano al programma di screening; a loro occorre fare riferimento per riferire eventuali disturbi insorti nell’intervallo tra due chiamate di screening.

Per ulteriori informazioni o chiarimenti rivolgersi al Centro Screening telefonando al Numero verde 800 31 48 58 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14.