Il Benessere ambientale nei Servizi dell'Ausl di Bologna

Con il termine “Benessere ambientale” si fa riferimento alla più ampia dimensione del “ben-vivere e del bene-stare di tutti/e, ossia dell’usabilità dei luoghi con agio, soddisfazione e traendone godimento” (Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dallo Stato italiano con la legge 18/2009, e con la legge 67/2006). Si identifica con la capacità di un’organizzazione di promuovere l’inclusione di tutti/e nei differenti luoghi di cura che, per dirsi includenti, debbono sempre consentire a chiunque di esperirli in modo autonomo e con soddisfazione.

In continuità con le “Linee di indirizzo per il raggiungimento del benessere ambientale nelle strutture sanitarie” sviluppate dalla RER – DG Cura della persona, salute e welfare (2020), l'Azienda Usl di Bologna intende promuovere un approccio basato sui principi della Progettazione Universale, termine con cui ci si riferisce ad un atteggiamento metodologico finalizzato ad offrire soluzioni che possono rispondere alle esigenze di persone con disabilità così come al resto degli utenti e dei loro caregiver, ma anche dei professionisti che vivono la maggior parte del loro tempo di vita all’interno delle strutture sanitarie.

Nel 2023 sono state realizzate due iniziative di formazione-intervento per diffondere la conoscenza dei principi della Progettazione Universale e perseguire l’inclusione ambientale tramite specifiche qualifiche: salubrità, sostenibilità, sicurezza, accessibilità, usabilità, riconoscibilità, comunicatività, confortevolezza e piacevolezza. Gli interventi progettati riguardano alcune strutture del Dipartimento di Salute Mentale (SPDC - Ospedale Maggiore; CSM "Porto Saragozza; CSM "Zanolini").