La donazione d'organi e tessuti
LA DONAZIONE D’ORGANO
La scelta di donare rende il singolo individuo un nodo fondamentale in una rete sociale, ponendolo in una prospettiva personale più ampia. La generosità espressa porta benefici inestimabili che si diffondono a macchia d'olio, dal potenziale ricevente alla comunità intera.
In Italia, l'opportunità di donare è aperta a tutti, senza limiti di età.
Grazie alla solidarietà di coloro che scelgono di donare, ogni anno migliaia di pazienti in lista d'attesa ricevono un trapianto che può cambiare loro la vita.
COME DIVENTARE DONATORI
La legge italiana permette a tutti i cittadini maggiorenni di esprimere la propria volontà in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte.
Le opzioni disponibili includono:
• Rivolgersi agli Uffici Anagrafe dei Comuni della Provincia di Bologna che offrono il servizio al momento della richiesta o del rinnovo della carta d’identità. La dichiarazione verrà registrata nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), un database consultabile dai medici 24 ore su 24.
• Presso la propria AUSL di riferimento, dove la dichiarazione verrà inserita direttamente nel SIT (Elenco sedi AUSL Bologna)
• Compilare il "Tesserino Blu" del Ministero della Salute e conservarlo assieme ai documenti che si portano sempre con sé.
• Completare l'atto olografo dell’Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO), che verrà inserito nel SIT grazie a una convenzione del 2008 con il Centro Nazionale Trapianti (CNT).
• Scaricando l’Applicazione AIDO alla quale si accede tramite SPID e sulla quale è possibile esprimete direttamente il proprio SI.
• Scrivere una dichiarazione personale olografa contenente i propri dati personali, l’espressione di volontà e recante data e firma in calce in modo sia considerata valida ai fini della legge. In questo caso, non essendo registrata al SIT, il rischio è che non si riesca a reperire in caso d’urgenza.
Se un cittadino non ha espresso la propria volontà sulla donazione di organi durante la vita, la legge permette ai familiari (coniuge, convivente more uxorio, figli maggiorenni e genitori) di opporsi o meno al prelievo di organi al momento della morte.
È fondamentale discutere di questo argomento con i familiari, poiché in mancanza di una dichiarazione personale, i medici contatteranno la famiglia per conoscere la volontà del congiunto.
Per i minori, la decisione spetta sempre ai genitori. È necessario che entrambi siano d'accordo, altrimenti il prelievo non verrà effettuato.
L’ORGANIZZAZIONE DELLA RETE TRAPIANTI NELLA AUSL DI BOLOGNA
I Coordinamenti Ospedalieri Procurement (COP) della AUSL di Bologna, operanti all’interno della rete Ospedaliera Aziendale, sono due. Uno ha sede all’Ospedale Maggiore e sovraintende le attività donative di tutta la AUSL, uno è dedicato all’Ospedale Bellaria.
Sono composti da medici e infermieri con formazione specifica e collaborano strettamente con la Direzione Generale, la Direzione Medica e il Dipartimento Assistenziale, Tecnico, Riabilitativo, della Prevenzione e Sociale della AUSL Bologna, per gestire e coordinare i percorsi interni dedicati alla donazione multiorgano, multitessuto e di cornee.
All’Ospedale Maggiore è da anni in vigore una stretta collaborazione con una Psicologa della Unità Operativa di Psicologia Ospedaliera operante presso le Unità Operative di Rianimazione e Terapia Intensiva e con la UO Rete delle Cure Palliative.
Il COP da una parte organizza e coordina a livello ospedaliero l’attività di reperimento di organi e tessuti, dall’altra sensibilizza e forma gli operatori affinché ogni ospedale partecipi fattivamente all’attivazione di donazione e trapianto di organi e tessuti della rete regionale e nazionale.
Questi percorsi coinvolgono diverse Unità Operative e Servizi dell’Azienda.
Il personale del COP lavora a stretto contatto con il Centro Riferimento Trapianti Emilia Romagna (CRT-ER) e con il Centro Nazionale Trapianti (CNT), verificando la volontà donativa nel SIT e coordinando il processo di donazione in accordo con i familiari. L'obiettivo è garantire la qualità e la sicurezza degli organi e dei tessuti donati per proteggere i riceventi. Le equipe chirurgiche specializzate eseguono il prelievo nel rispetto totale dell’integrità del donatore, seguendo procedure analoghe a quelle degli interventi chirurgici standard.
Il COP, se richiesto dalla famiglia, fornisce un resoconto sull'esito della donazione attraverso il CRT-ER.